Monday, November 29, 2004

tobruk 1940: folco quilici aveva 10 anni quando il padre nello, direttore del quotidiano di ferrara 'corriere padano' mori' tragicamente sul trimotore s.79 su cui volava con italo balbo, abbattuto dalla contraerea italiana nel cielo di tobruk, in libia. su quell'incidente di 'fuoco amico' circolo' da subito la voce che fosse stato organizzato da mussolini, geloso della popolarita' del maresciallo dell'aria, contrario nel 1939 al patto con i nazisti. nello quilici, che era amico dell'ex violento quadrumviro della marcia su roma, era salito su quell'areo per scrivere un diario di guerra. alla famiglia quilici il diario fu restituito privo di molte pagine. folco quilici con il libro tobruk 1940 fa una ricostruzione degli eventi di quei giorni di guerra. da leggere.

Friday, November 26, 2004

assassinio di un filosofo: lo storico francesco perfetti ha tirato fuori un libro sull'assassinio di giovanni gentile, ucciso il 15 aprile 1944 da un gruppo di partigiani comunisti. fin da questo episodio abbiamo visto all'opera il meccanismo della disinformazione all'italiana. su questo episodio si e' cercato di creare una "vulgata storiografica", inserendo l'assassinio del filosofo nella serie infinita dei "misteri d'italia". perfetti cerca di fare luce su questa storia, e ritiene che il delitto sia nato nel quadro di una precisa strategia elaborata da palmiro togliatti e dai vertici del pci per affermare il primato comunista all'interno del cln mettendo in difficolta' la componente azionista costituita da intellettuali allievi del filosofo. era una strategia che puntava a consolidare per i comunisti il ruolo di guida della resistenza e a porre le basi dell'egemonia culturale e politica dell'italia liberata. da leggere.

Thursday, November 25, 2004

kiev: la crisi politica in ucraina sara' al centro di un vertice unione europea-russia. alla testa della delegazione russa, putin incontra per la prima volta il presidente della nuova commissione europea, jose' barroso, e la sua squadra. l'alto rappresentante per la politica estera della unione europea, javier solana, ha espresso la solita "preoccupazione" per gli avvenimenti in ucraina, sottolineando che si dovra' trovare una soluzione politica negoziata alla crisi. ma cosa si deve negoziare? il fatto che qualcuno imbroglia alle elezioni poi produce la possibilita' di negoziare? interessante...

Wednesday, November 24, 2004

massime\2: i nostri sogni e desideri cambiano il mondo. (karl popper)

Monday, November 22, 2004

massime\1: la vita puo' essere capita solo all'indietro, ma va vissuta in avanti (kierkegaard).
psicologisti: secondo quanto dice de marchi (uno studioso che si sente spesso su rr) e' possibile grazie alla psicologia rovesciare molti dei luoghi comuni della politica di oggi. credo abbia ragione. stamattina diceva che grazie appunto alla psicologia si puo' dire che non e' affatto vero che i ceti piu' conservatori sarebbero quelli imprenditoriali. vero sarebbe il contrario. cioe': chi sceglie di fare l'imprenditore sa di rischiare e vuole competere e dunque e' uno che non tiene a conservare cio' che ha ma rappresenta la parte piu' innovatrice della societa'. il conservare e' invece caratteristica riservata al ceto dei dipendenti, questi si' chiusi alla novita' e pavidi del confronto. giusto. e vero in larga misura. pero' per me ci manca un pezzo. cioe' lui parte dalla determinazione (che' di determinazione e determinismo si tratta) che il lavoro corrisponda in modo identico, identitario a cio' che un individuo e' e vuole essere. e cade in una visione del lavoro come piena e identica riflessione della personalita'. mi pare un pensiero tagliato con l'accetta. il lavoro credo sia anche altro. credo inoltre che un individuo cerchi di trovare vie di realizzazione parallele e anche non coincidenti con il lavoro. uno che pensa, che studia, che ricerca e' un conservatore o un innovatore, e questa sua diciamo natura dipende dai suoi contratti di lavoro? ma...

Friday, November 19, 2004

velvet revolution: november 17, 2004 (sono in ritardo, come al solito), fifteen years ago today, a modest, officially sanctioned student demonstration in prague spontaneously grew into a major outburst of popular revulsion toward the ruling communist regime. at that point the largest protest in 20 years, the demonstrations helped to spark the velvet revolution that brought down communism in czechoslovakia and put dissident playwright václav havel in the presidential palace. nuove declassificazioni

Friday, November 12, 2004

verba volant scripta manent: continuando sulla questione dell'identita'. c'e' probabilmente una differenza profonda tra chi si costruisce una identita' riferendosi a qualcosa "che sta scritto", e chi fa diversamente. come dice il detto succitato (al contrario di quello che si pensa di solito) gli scripta che manent sono fermi, sono morti. rimangono li'. dicevo dunque che chi si costruisce la propria identita' su qualcosa che e' dato per fermo si mette in una certa dimensione di fissita', di ortodossia. vedi ad esempio il tizio che ha ucciso van gogh, che ha lasciato le pagine del corano sul cadavere, sulla vittima, che infatti non teneva per fermo e vero il testo. mentre chi si riferisce al volant, si riferisce al dialogioco, al movimento e alla trasformazione. vedi qui il caso del documento di identita' e la costituzione non scritta inglese...

Wednesday, November 10, 2004

identita': con il trip che e' venuto a ferrara in questi giorni con la "guerra di religione", scava scava e si capisce che lui pensa: di fronte all'offensiva del terrorismo islamico che ha una fortissima connotazione identitaria, noi occidentali dobbiamo reagire allo stesso modo: ribadire la nostra identita'. a me l'identita' fa pensare al concetto di "identico", di riflessione, allo specchio, che paradossalmente riflette la realta', ma non e' la realta'. il vecchio aristotele diceva che l'identita' c'e' e ha soltanto da essere "scoperta"; piu' recentemente altri hanno detto che non esiste l'identita', bensi' esistono modi diversi di organizzare e costruire il concetto di identita'. l'identita' viene, in qualche modo, sempre "costruita". si pensi inoltre che i sudditi di sua maesta' in inghilterra non possiedono documenti d'identita' (solo il passaporto se vogliono viaggiare), non sono tenuti a portare neanche la patente quando guidano, in caso di incidente declinano le loro generalita' (che non sono messe in dubbio) e hanno ventiquattro ore per presentarsi, muniti di documenti, al piu' vicino posto di polizia. non mi pare infine che la seconda guerra mondiale sia stata vinta contrapponendo una identita' che si esprimesse negli stessi termini rispetto a quella, fortissima, nazifascista.

Thursday, November 04, 2004

leggermente fuori fuoco\2: (autocoscienza) avevo usato questo titolo piu' di un anno fa, per parlare del d-day, del mestiere dello storico e altre cose solite che mi passano per la capoccia. la dicitura mi piaceva perche' mi ricordava e mi ricorda un modo che ho sempre anche io, nella mia vita quotidiana. ho infatti sempre lo stesso vizio, di guardare di qua o di la', avanti o dietro, ma mai qui ed ora, hic et nunc. e spesso mi perdo le cose che mi stanno davanti. sara' per questo che mi piace la storia...

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