Saturday, January 29, 2005

shoah e pol pot: giornali, siti, blog e televisioni nei giorni scorsi hanno parlato molto di auschwitz e delle persecuzioni naziste. pochi però (tranne qualcuno tra i miei amici blogger che trovate qui di lato) hanno riflettuto sulla tendenza ormai molto diffusa nell'opinione pubblica a parlare della shoah come di un fatto unico, di un grado zero dell'umanità. direi piuttosto che il grado zero dell'umanità si raggiunge con le dittature. ci sono purtroppo molti esempi (come pol pot) poco ricordati. gli stermini sembrano essere storicamente correlati ai sistemi di governo monopartitici ed illiberali. quando si parla poi degli stermini nazisiti si tende a porre l'accento sulla follia di hitler. nolte, de felice ed altri storici da anni ormai hanno smentito pienamente questa convinzione. hitler aveva un preciso piano politico, che perseguiva con determinazione e freddezza. e però su questo punto mi vengono in mente alcune parole di pannella di qualche tempo fa, che usò per definire quella forma di follia in cui il potere decade, nel suo deteriorarsi. la follia del potere arriva quando colui che se ne è impadronito si ritrova in piena solitudine. e la solitudine del dittatore è una delle condizioni irrinunciabili della dittatura. e di questa solitudine hitler e mussolini sono stati sicuramente due dei massimi esponenti.

Thursday, January 27, 2005

american memory: remembering that day. la biblioteca del congresso ha messo su internet i racconti e le reazioni personali degli americani alla tragedia dell'11 settembre. oltre 40 ore di interviste in audio e video sono state raccolte e catalogate insieme a poesie, scritti, disegni e fotografie. l'esposizione virtuale sul sito della biblioteca del congresso fa parte del progetto 'american memory'. vai..

Wednesday, January 26, 2005

sottoscrivo: la lettera di maurizio crippa oggi sul foglio. "al direttore - uno dei vantaggi della secolarizzazione è di poter nutrire sulla madonna di civitavecchia l’opinione che si vuole, senza rischiare di finire sul rogo o in prigione come pinocchio. personalmente non me ne sono fatta una precisa, del resto non è nemmeno obbligatorio; tendo a fidarmi di quel che ne ha scritto nel corso degli anni il mio amico andrea tornielli, vaticanista del giornale e fra i più documentati in circolazione. quanto a vittorio messori, ho meno opionioni ancora che sulla madonna di civitavecchia. ricordo però che scrisse cose altrettanto eccessive di quelle che gli rimproverava ieri il foglio anche a proposito delle facoltà taumaturgiche di un altro miracolo presunto, e molto più risibile di quello di civitavecchia, ovvero il film di mel gibson “the passion of the christ”. alle cui proprietà taumaturgiche ha forse per un attimo creduto lei stesso, direttore, (a scatola chiusa, of course), poi forse in segreto mordendosi la lingua dopo aver visto di persona al cinema il gospel-pulp in questione. il riferimento non sappia di polemica. e’ solo per retrodatare la bizzarra aporia di un giornale che prende sul serio le radici cristiane dell’europa, che prende sul serio anche marcello pera quando fa catechismo, che prende sul serissimo rocco buttiglione quando sbaglia le risposte in sede europea, che prende sul serio pure le intemerate del polveroso francesco agnoli contro una democrazia cristiana che in quarant’anni ha contribuito a demolire la chiesa molto meno di quanto abbia fatto il di lui padre con un solo referendum, che prende sul serio addirittura il “cattolicesimo perfetto” di un grande artista, ma gnosticheggiante, come raffaello, ma di fronte al più banalmente fattuale aspetto del cristianesimo, cioè l’ipotesi che un altro esista davvero (e dunque, volendo, faccia pure i miracoli) preferisce il buon vecchio scetticismo ateista, o lo sberleffo sulla new age. mi dirà che in materia vale il geniale ossimoro dell’ateismo devoto. e tuttavia: quel che trovo bizzarro non è che il foglio non creda ai miracoli, è che prenda per buono tutto il resto".

Tuesday, January 25, 2005

invidia: un piccolo editoriale di qualche giorno fa di ferrara su quello che si fa in questi giorni in tema di fecondazione assistita e referendum portava questo nome. l'uscita di oggi merita lo stesso nome: il paladino degli atei-devoti mette le cose radicali accanto a quelle della madonna di civitavecchia, e fa finta di non capire che il problema che si pone con le iniziative di questi momenti non è quello delle indulgenze ma quello della laicità delle istituzioni. a mettere in chiaro il tema della necessità di un approccio laico ai problemi come quelli connessi alla fecondazione assistita ci hanno pensato (oltre a pannella), anche i filosofi emanuele severino e evandro agazzi all'ultimo congresso dell'associazione luca coscioni. entrambi hanno spiegato come la discussione sulla natura dell'embrione abbia avuto alterne interpretazioni all'interno della stessa tradizione culturale della chiesa romana. agazzi anche stamattina dalle colonne dell'opinione racconta come a partire da s.tommaso la cultura cattolica abbia ritenuto per secoli che l'individuo umano nel senso più autentico appaia a un certo punto dello sviluppo del feto. e quindi l'idea di identificare l'embrione con l'individuo sia cosa di questi tempi. e io direi di questo papato. quanto alle cose di civitavecchia e dintorni, niente di meglio che il caro malvino, con il suo post di oggi.

Thursday, January 20, 2005

democristiani: oggi mi cimento nel lancio di un po' di insulti al volo. per gian antonio stella oggi abbiamo un bel "democristiano d'oro", premio per quelli che hanno paura dei referendum, dei confronti e degli scontri. quelli che dicono: ecco... ora le persone prendono la parola e saranno solo urla e niente più. e così facendo invece non si fa altro che riproporre la mentalità democristiana (per altro molto cara anche al pci ed ai suoi eredi) del "fare sopra le teste degli altri". auguri.

Tuesday, January 18, 2005

sono un radicale di sinistra: quest'anno il partito radicale celebra 50 anni di vita politica. nel panorama italiano si tratta probabilmente dell'unica forza politica che non si è trovata a fare i conti con un passato da rinnegare, da abiurare, o nella migliore delle ipotesi, su cui tacere. in questi 50 anni, almeno a quanto mi sembra, la discussione identitaria sull'essere di sinistra o di destra non ha mai trovato largo successo tra dirigenti e militanti. in questi giorni è tornata di moda ma sempre in una chiave precisa e non di posizione: troviamo qualcuno per fare un pezzo di strada insieme su questioni chiare di programma. e in questo caso si è dato rilievo al problema gravissimo della illegalità nella raccolta firme per la presentazione delle liste nelle elezioni regionali. in merito è stato prodotto un dossier distribuito a chiunque tra le forze politiche ne fosse interessato. dunque non esiste questa questione della distinzione identitaria tra destra e sinistra tra i radicali. tuttavia lo stesso marco pannella in alcune occasioni ha parlato di idee e progetti che potevano riconoscersi per esempio nel bagaglio di quelle che gli storici hanno chiamato destra e sinistra storica. è notorio che se si va a cercare in quelle esperienze saltano subito agli occhi le straordinarie differenze con quanto oggi chiamiamo centrodestra e centrosinistra. senza fare troppe sottigliezze storiografiche, se vogliamo identificare le esperienze politiche con questi due nomi, destra e sinistra, in modo diciamo nobile, verrebbe la voglia di definire l'esperienza di destra come quella della conservazione, del concetto negativo dell'uomo visto come essere errante, che vive appunto nell'errore e che va dominato con la forza. nella sinistra invece si potrebbero identificare coloro che si muovono per il progresso e la trasformazione delle regole, per favorire l'allargamento della libertà individuale. se la mettiamo così, non ho dubbi a dire che i radicali sono di sinistra. se poi vogliamo dare uno sguardo a ciò che accade ora, hic et nunc, l'unica cosa che possiamo dire è che essi dovranno quanto prima candidarsi a sostituire coloro che oggi si dicono di sinistra, piuttosto che scendere a patti con essi. chiudo con un paio di citazioni che potrebbero servire da spunto in questa idea di nuova sinistra: diceva ad esempio gobetti: “all'individualismo [...] si è sostituita la morale della solidarietà, che è una specie di calcolata complicità nel parassitismo”. un saluto poi con carlo rosselli: “la libertà non accompagnata e sorretta da un minimo di autonomia economica, [...] non esiste per l'individuo. è un mero fantasma. l'individuo in tal caso è schiavo della sua miseria, umiliato dalla sua soggezione, e la vita per lui non può avere che un aspetto e una lusinga: il materiale”.

Wednesday, January 12, 2005

massime\9: la ragione umana è afflitta da domande che non può respingere, perché le sono assegnate dalla natura della ragione stessa, e a cui però non può neanche dare risposta, perché esse superano ogni capacità della ragione umana.(kant)

Tuesday, January 11, 2005

equilibrio di nash: esiste un insieme di strategie, una per ciascun giocatore, rispetto al quale nessun giocatore ha interesse ad essere l’unico a cambiare. per saperne di più

Monday, January 10, 2005

aperture: in questi giorni si è riunito il comitato dei radicali. se ne è usciti con un progetto di accordo con la cdl per le regionali. in attesa di eventuali risposte si vedono già varie cose all'orizzonte. in primo luogo mi pare che le richieste di coloro con cui si apre il dialogo sono sempre le stesse e sono di quelle antiche: rinunciate alla battaglia antiproibizionista o altro, sempre nell'ottica di una politica di posizione, di tipo, appunto, identitario. e poi, tra le richieste di pannella c'è quella di legalizzare la procedura per la raccolta delle firme per le liste. sarò un disfattista ma non so su questo quelli della cdl cosa saranno in grado di fare...

Sunday, January 09, 2005

massime\8: il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. solo gli imbecilli sono [sempre] sicuri di ciò che dicono. (voltaire)

Thursday, January 06, 2005

prove tecniche d'identità: dopo le ultime lamentele sulla evidente scarsa qualità grafica del mio blog, provo a vedere se ritrovo una via decente. vediamo come va a finire.

Tuesday, January 04, 2005

massime\7: quale vantaggio ricevono i mentitori? quello di non essere creduti, quando dicono la verita' (aristotele)

Monday, January 03, 2005

invasione: (fatti miei) come inizio d'anno non c'e' male. con il ritorno alla vita da single (lo so... non ho raccontato come e' andata, ma non c'e' molto da dire. e poi questo non e' un blog di pettegolezzi), da ieri mi ritrovo la casa invasa da una colonia di tedesche. (speriamo che non leggano qui!). non c'e' niente da fare: non sono adatto a 'ste cose europee. la casa e' come se non fosse piu' la mia. non la riconosco. e poi mi sono rimasti piu' o meno 20 mq a disposizione. per non parlare dell'assedio della cucina: il caffe' aperto e lasciato cosi' (argh!), l'odore di manicaretti teutonici... un odore che ricorda le birrerie dove mosse i primi passi hitler. insomma, non so se ce la faro'...

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