Friday, July 28, 2006

Fai notizia!

Da qualche anno ho la fortuna di lavorare con un "vulcano" umano che risponde al nome di Diego Galli. Il quale bel bello, come dicevano i nostri nonni, ha fatto partire un progetto di informazione partecipativa sul sito di Radio Radicale in cui è già possibile dare il proprio contributo (qui il link). Trovo l'idea importante e dalle prospettive straordinarie. Si apre la possibilità, che già oggi su internet esiste in vari modi, di uscire dallo status di lettore, spettatore, telespettatore, per diventare autore di notizie, informazioni, opinioni. La cosiddetta controinformazione esce dal ghetto della settorialità per confrontarsi in uno spazio aperto dove la discussione e il confronto tra idee diverse permetterà, credo e spero, grandi cose. In bocca a lupo a Diego e a noi, o, come dicono i teatranti, merda!

Thursday, July 27, 2006

Intercettazioni

"Se non funziona lo stato di diritto tutto finisce in trogolo, con il risultato che gli onesti sembrano fessi, gli accusati diventano subito colpevoli, i colpevoli non vengnono mai accertati, le pene stanno solo sui libri, i controlli si fanno a casaccio, i magistrati si dilettano in politica, e tutti vissero nel peggiore dei modi" (D. Giacalone)

Friday, July 21, 2006

Macellai: morto uno degli sgherri di Pol Pot

E' morto di vecchiaia l'uomo del terrore cambogiano, leader dei Khmer Rossi, secondo per crudeltà e violenza solo a Pol Pot di cui era il successore. L'ex comandante militare Ta Mok, 82 anni, detto "il macellaio" e imputato nel processo per il genocidio compiuto sotto il regime comunista dei Khmer di Pol Pot, si è spento stamani in ospedale nella capitale Phnom Penh. "Il macellaio" era il più importante fra gli imputati nel processo - le cui udienze si apriranno nel 2007 - ai (pochi) leader sopravvissuti del regime maoista instaurato dai Khmer Rossi dell'allora leader Pol Pot (morto nel 1998), che ha seminato il terrore in Cambogia per quattro anni dal 1975. Si calcola che nel genocidio perpetrato contro il suo stesso popolo il regime di Pol Pot abbia ucciso da 1,7 a due milioni di persone. (fonte: repubblica.it)

Thursday, July 20, 2006

Scuola pubblica

“Compagni” contadini, fatevi un po’ più in là. In Cina è vita sempre più dura per chi viene dalla campagna. Tutto è cominciato come un esperimento in una scuola media di «frontiera» di Wuhan, Cina centrale: l’istituto «Decai», al confine tra città (oltre sette milioni di abitanti) e risaie. All’inizio dello scorso anno scolastico, il provveditore ha autorizzato il preside a formare otto classi per soli «figli di contadini» separati per la prima volta nella storia moderna del Paese dai «figli dei cittadini ». I risultati, con le lezioni appena terminate, sono stati giudicati soddisfacenti, tanto che da settembre saranno dieci le scuole, nella metropoli che si affaccia sul medio corso del fiume Yangzi, a creare classi separate a seconda della provenienza dei nuovi iscritti: contadini da una parte, cittadini dall’altra. La notizia, data con risalto dal Beijing Chenbao, quotidiano del mattino di Pechino, ha creato non poche polemiche: genitori che hanno telefonato per protestare; studenti in lacrime per quella che è stata giudicata una vera e propria «umiliazione»; politici locali che hanno bonariamente commentato: «È stata presa una decisione sbagliata partendo comunque da buone intenzioni ».
l provveditore, il professor Xie, dimostra sangue freddo di fronte agli attacchi. «Qualunque esperimento—ha spiegato — suscita controversie, è normale: altrimenti che bisogno ci sarebbe di trovare nuove soluzioni?». Ma le «contraddizioni in seno al popolo»,come sarebbero state definite in un’altra epoca, potrebbero avere conseguenze inaspettate e dirompenti.Non solo aWuhan, città che pure, nei suoi 298 istituti scolastici, ospita qualcosacomecentomila studenti provenienti dalle aree rurali.
In Cina ci sono 800 milioni di contadini su un miliardo e trecento milioni di abitanti: che senso ha una politica che porta alla separazione fisica nelle scuole fondata sull’origine degli studenti? Xie confida nell’esperimento. «La verità — dice —è che vogliamo promuovere l’integrazione e diminuire le discriminazioni».
Con classi così distinte? «I figli dei contadini, quando arrivano in città, si confrontano con una realtà molto dura per loro: non parlano la lingua dei loro compagni (nelle campagne si usa per lo più il dialetto, ndr), hanno molte lacune nell’istruzione. Alla fine matura in loro un senso di inferiorità nei confronti dei compagni. Noi insegnanti dobbiamo invece garantire autostima, fiducia nelle loro capacità di migliorare».
Ecco perché, continua il professor Xie, in attesa «che siano all’altezza, li separiamo, convinti che presto potremo nuovamente integrarli con i ragazzi di città». (fonte: corriere.it)

Wednesday, July 19, 2006

Rosarum

“E' necessario che tutte le componenti federali della RNP assicurino la conoscenza, la trasparenza, dei momenti formativi delle proprie decisioni politiche da parte non solamente dei propri iscritti, sostenitori ed elettori. Un comportamento all’insegna di quella che un tempo si definiva ‘glasnost’. Forse l’unica esperienza del genere, anche a livello europeo, è quella dell’area radicale, nella quale si trasmettono i lavori ed i documenti di riunioni formali ed informali dei nostri organi di partito via radio e via internet”. Cito la sintesi che tnn ha fatto di alcune interviste che Pannella ha rilasciato in questi giorni. Rimando a lui per il testo. A me, ora, interessa questo punto. E lo metto in relazione ad un'altra notizia: è stata costituita l'associazione per la Rosa nel Pugno. Ora, sicuramente io posso essere stato distratto, ma mi pare che Turci e Buglio non si siano tanto dati da fare per farla circolare questa notizia. Se avessi saputo che c'era quest'incontro lunedì scorso, magari ci sarei andato, per dare un'occhiata.

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