permaloso2: (autocoscienza) non so se ho ancora parlato dell'altro mio terribile difetto: ma mi sa di si'. in ogni caso ci torno, cosi' approfitto per fare un po' di autocoscienza, appunto. ebbene oltre ad essere permaloso sono pure saccente. � vero, non c'� niente da fare. del resto si vede pure qui, no? con tutte le mie menate: e la filosofia del linguaggio, la storia, i fascisti, i comunisti, che palle... e vabb�, pazienza.
la cosa che mi dispiace � che ho fatto il saccente per discutere di una cosa che ci terrei a spiegare bene. l'altra sera in occasione del compleanno di gaia mi sono ritrovato con il solito manipolo di radicali a discutere di un'iniziativa che io non condivido prorpio, ossia quella della promozione dell'esperanto. e purtroppo in quella occasione non sono riuscito, un po' per il casino, eravamo tutti pi� o meno brilli, a spiegare le mie ragioni.
le spiego qui. inquietanti (come direbbe d'alema) sono le ragioni che muovono i cosiddetti esperantisti. cio�: occorre comunicare facilmente, ci sono dei concetti che stanno li' e non aspettano altro che essere comunicati: quello che dobbiamo fare noi � semplicemente prendere dei bigliettini, che siano tutti uguali per almeno tutti gli europei, e scambiarceli.
ecco. io sono saccente e non sono riuscito a contestare questa idea. pero' a me mi pare un'idea quanto meno di marca positivistica. io non credo proprio che il problema del linguaggio si risolva con i bigliettini. esiste certo una parte della comunicazione che � convenzionale: passami il martello; oppure: dammi l'acqua. ecc. ma si tratta di una dimensione veramente minima del linguaggio.
io credo che chi promuove questa idea non si rende conto che essa contiene una grossolana semplificazione. invece non c'� alcun problema ad ammettere che la lingua fa parte di quelli che sono i flussi di egemonizzazione politica di una cultura su un'altra. e per me non � un problema accettare oggi quell'inglese, maccheronico, usato in modo scorretto, distorto, ma comunque adottato liberamente dai parlanti.
si tratta di una scelta che comunque � libera ed � anche creativa. nessuno ricorda la transizione dal latino all'italiano qui da noi? bene, allora l'inglese storpiato di oggi potr� essere il "volgare" del domani. e pace a tutti i falsi puristi e agli eredi delle rivoluzioni culturali cinesi.
Sunday, November 30, 2003
Saturday, November 29, 2003
regionalita': non c'� niente da fare. la filosofia del linguaggio � una grande materia. solo che produce in chi la pratica l'illusione e la malattia di potersene servire sempre. io, che da dilettante frequento questa ed altre discipline, ne sono cronicamente affetto. e vabb�. pero': parlavo di fascisti di salo'. il concetto di regionalita' c'entra. questo concetto, in parole povere, ti spiega che in un discorso ci sono aree di coerenza e aree in cui la coerenza trovata da una parte poi si perde, per sfumarsi poi via via nell�indeterminatezza. (indeterminazione... forse � meglio!!)
Wednesday, November 26, 2003
salo': anche fini molla i disperati di salo'. quei giovani che avevano deciso di rimanere fedeli al patto con i tedeschi e ne condivisero il destino. a me che non mi interessa il futuro politico di fini pero' mi piacerebbe capire meglio quel momento. un momento cruciale con l'italia divisa in due, presa nella morsa della guerra civile fino alla �resa dei conti� dell'aprile 1945.
Wednesday, November 19, 2003
socialisti e dintorni: allora, prima di tutto chiedo scusa per l'assenza ai miei affezionatissimi ma in questi giorni ho avuto poca voglia di venire da queste parti. ci torno dopo aver seguito l'altro giorno un incontro organizzato da d'alema sul psi di craxi. la cosa bella � che per una volta ci sono state voci anche dissonanti e gli ex craxiani mi sono sembrati tutt'altro che rassegnati. io che sono figlio di un craxiano puro anni ottanta, andato in malora nei novanta, mi sono divertito parecchio.
la cosa che mi � piaciuta di pi� � stata una storiella che ha raccontato formica, ma non so se � capito bene. cio� lui, citando gli scritti di tato', sarebbe convito che la cosiddetta fermezza del pci durante il sequestro moro, sarebbe stata sfruttata dal pci per cercare di mettere in crisi la dc. dunque un blocco voluto delle istituzioni? ma...
la cosa che mi � piaciuta di pi� � stata una storiella che ha raccontato formica, ma non so se � capito bene. cio� lui, citando gli scritti di tato', sarebbe convito che la cosiddetta fermezza del pci durante il sequestro moro, sarebbe stata sfruttata dal pci per cercare di mettere in crisi la dc. dunque un blocco voluto delle istituzioni? ma...
Wednesday, November 12, 2003
non mi passa di mente: quel giorno. e da quel giorno ho voluto capirci di pi� di volo, di aerei, di manovre aeree ed altro. sono andato in fissa a tal punto che mi sono appassionato e se ci riesco predero' anche un brevetto di volo. oggi mi � stato segnalato un sito che mi ha fatto rivivere quel giorno. si tratta di sonicmemorial.org
Monday, November 10, 2003
un popolo di contemporanei: vabb�, al corriere stanno facendosi un po' di pubblicit� per vendere la storia di montanelli. pero' sono interessanti certe cose che vengono fuori cosi'... vendendo, vendendo... sul corriere di oggi.
Tuesday, November 04, 2003
esercizio del potere 2: mi chiedo perch� le persone si spaventano del fatto che uno che ha costruito una cosa con le sue mani, ne � proprietario, la difende poi in tutti i modi. mi spiego. sto parlando del congresso dei radicali al quale ho partecipato. molti si sono (mi sembra) indignati perch� il pannellone ha stroncato un neocandidato per conservare gli equilibri attuali che lo vedono leader incontrastato. sicuramente il modo che ha usato a me non piace. troppo aggressivo, incazzato... boh... per? se quella � la storia di una vita politica e non una vita fatta per costruire un partito, ma un partito fatto per fare vita politica, che c'� di male a difenderlo con i denti?
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