Thursday, September 30, 2004

gandhi: "un'onesta divergenza e' spesso segno della salute del progresso".

Wednesday, September 29, 2004

mill: "attualmente e' di moda screditare la logica negativa - quella che individua debolezze teoriche o errori pratici senza affermare verita' positive. questa critica negativa sarebbe certo molto insoddisfacente come punto d'arrivo, ma come mezzo per conseguire conoscenze positive o convinzioni degne di essere chiamate tali non sara' mai abbastanza apprezzata; e fino a quando non se ne riprendera' l'insegnamento e l'esercizio sistematico vi saranno pochi grandi pensatori e un basso livello intellettuale complessivo in tutti i campi". consiglio vivamente di leggere lo straordinario saggio di stuart mill, sulla liberta'. qui il testo integrale

Monday, September 27, 2004

emrooz: anche io mi gemello con lui, che con iranwatch denuncia una specie di censura allo studio in iran contro internet e i blog.

Friday, September 24, 2004

lo scontro: la cei teme il referendum sulla legge 40 e studia gia' le contromosse. sempre e comunque decidere sugli altri senza far conoscere e sapere. e sempre e solo per evitare lo scontro. come se non fossero passati 30 anni.

Wednesday, September 22, 2004

archivi: a quando siti cosi' su tutti gli uomini politici italiani e non?

Tuesday, September 21, 2004

attentato all'ordine pubblico: non ne so molto ma da quanto leggo qui, nei paesi della ex-jugoslavia si fanno ancora cose strane. savicevic, l'ex campione del milan, non si e' fermato ad un posto di blocco della polizia, rintracciato da una pattuglia, avrebbe poi rifiutato di far entrare in casa gli agenti. non contento, avrebbe rivolto ai poliziotti insulti molto volgari. per questo la galera.

Monday, September 20, 2004

per esempio: chi se lo ricorda che oggi e' il venti settembre? pochi mi sembra.
tiger: oggi avrei proprio voglia di farmi un giro in catamarano. non ho voglia di pensare a tutto il resto (quale resto poi...) sul tiger che e' difficile o anche sul hb16.

Wednesday, September 15, 2004

pubblico e privato: "una storia che ha avuto una conclusione terribile. ma noi parliamo di grandi eventi pubblici. la persona impegnata nella vita politica ha una dimensione pubblica che e' inseparabile dalla sua vita personale. egli accetta questa dimensione pubblica. La morte di un grande leader politico e' un pezzo della storia del paese. non e' solo un lutto personale". sono parole di massimo d'alema su berlinguer. da sentire e vedere.

Friday, September 10, 2004

riprende il campionato: (un po' di leggerezza, ci vuole...) al via il campionato. forza roma. scheda completa su gazzetta.it

Thursday, September 09, 2004

volti: tanto per intenderci. sono stato (e lo sono tuttora) uno di quelli convinti che la guerra in iraq bisognava farla. e tanto per intenderci, mi convincono le cose che dicono i neocon sulla questione dell'esportazione della democrazia, ma l'iraq di saddam era (ed e' ancora) una minaccia per la sicurezza internazionale. quindi giusto il concetto della democrazia, ma prima di tutto li' c'e' da neutralizzare un pericolo gravissimo. detto questo, oggi mi unisco a queste facce, a questi volti. per loro there is no going home.

Wednesday, September 08, 2004

comprensione: mai come in questo momento la comprensione non funziona. tra gli occidentali e gli altri, per esempio. tra chi crede che il pacifismo sia il segno di quella che chiamano la resistenza irachena (vedi le due ragazze italiane sequestrate). e altro ancora. non sogno certo un mondo dove la comprensione porti a chiudere i conflitti. penso pero' che una comprensione migliore possa rendere i conflitti meno cruenti, e anzi interessanti. e mi viene da fare una riflessione. mi sembra che la logica comunicativa dei cosiddetti terroristi ricordi la forma della leggenda metropolitana. basta vedere la quasi impossibilita' di accedere a notizie certe e verificabili. tutto e' inquinato in modo determinante dalla visione di chi racconta.

Sunday, September 05, 2004

limiti: quelli inarrivabili, che stanno dietro l'orizzonte. questo mi ha fatto pensare sofri stamattina. non volevo, giuro, non volevo parlare di questa storia di beslan. perche' non mi ricordo chi, ma non importa, forse angiolo bandinelli, radicale d'epoca, diceva piu' o meno: l'obiettivo di un terrorista e' principalmente quello di indurre a parlare di terrorismo, e io non volevo parlarne. e non me parlo infatti. parlo di sofri che mi ha fatto vedere stamattina il limite invisibile che permane tra chi si tiene in mano le responsabilita' (tutte come putin) e chi vive invece in mezzo alla strada. l'articolo non l'ho trovato. lo linko nei prossimi giorni.

Thursday, September 02, 2004

egemonia culturale: da leggere l'editoriale di oggi di galli della loggia sull'egemonia culturale del pci in italia. due o tre cose le devo dire pero'. in primo luogo lui parla di una frattura nel mondo diciamo "degli intellettuali" italiani dopo il 1945. da destra sarebbero passati a sinistra. non sono d'accordo. credo che non si renda conto che molti di questi intellettuali non ebbero alcuna difficolta' a migrare nel pci, il quale, analogamente al pnf, non dava alcun rilievo ai valori democratici veri, se non come fase transitoria per il "passaggio al socialismo". pci e pnf condividevano assolutamente questo aspetto. della loggia mi pare dica: "che c'e' di male che ci sia stata questa egemonia?"... non c'e' niente di male, naturalmente. tuttavia bisogna ricordare che il pci, specialmente quello togliattiano, ereditava in pieno l'idea di egemonia come fatto totale, totalizzante. ossia, tutta la cultura deve essere comunista. non accettava l'idea di una coesistenza di visioni diverse e configgenti. tutti gli intellettuali dovevano organicamente contribuire per arrivare alla realizzazione dell'unita' culturale. e infatti in italia ci sono quasi riusciti, come riconosce lo stesso galli della loggia. dunque non c'e' niente di male, ma sarebbe stato meglio che fosse andata diversamente. un ultima cosa. il nostro editorialista cita einaudi. ebbene si vada a cercare il capitolo della monumentale "storia dell'italia repubblicana" in cui si parla del voto in assemblea costituente dell'art.7. non si capisce un tubo. il fatto che il pci voto' con i cattolici per inserire il concordato fascista nella costituzione non viene detto... ditemi voi... c'e' di male? c'e' di male si'.

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