l'esercito dei blogger: oggi se ne occupa anche il corriere: siccome interessa lo posto per intero. buona lettura.
c'� un'arma espressiva nascosta nel web. un'arma che in passato gli scrittori usavano con parsimonia e che ora � pronta ad essere sfoderata a ogni pi� sospinto. e' il punto esclamativo, vera e propria macchina da guerra delle avanguardie del duemila. e subito dopo vengono i puntini sospensivi. provate a sfogliare un blog qualunque e ve ne accorgerete. �il blog � frenesia, � tutto e il contrario di tutto, � antica attitudine alla confidenza e fiorire di nuovi percorsi e neologismi�. questa definizione, che si trova in diario di una blogger , l'ultimo libro (marsilio) di francesca mazzucato, � affascinante ma imperfetta. per saperne di pi�, � forse meglio rivolgersi a uno dei tanti siti web che lo praticano. e allora si scoprir� che il blog, ovvero �web log�, � �uno spazio virtuale autonomamente gestito che consente di "pubblicare in tempo reale" notizie, informazioni o storie di ogni genere�. secondo i teorici, il blog � �espressione dello spirito anarchico e individualista della rete e dei tempi�. in italia sono tantissimi quelli fioriti nell'ultimo anno: splinder , the gnueconomy , bloggando , clarence , arruba , nazioneindiana , quintostato , eccetera eccetera. una marea. una marea di bloggers, gente che affida al web i propri pensieri, i propri appunti e le proprie storie. ma che si tratti davvero di "nuovi percorsi", di un fuoco d'artificio di linguaggi e di immagini, salvo eccezioni, � tutto da discutere. tant'� vero che qualche settimana fa un articolo dello scrittore tiziano scarpa, blogger a sua volta per nazioneindiana , ha scatenato le reazioni risentite dei frequentatori pi� accaniti. l'articolo, se cos� si pu� chiamare un intervento web, si intitolava: �bloggers, siete peggio di liala!� e parlava non del "minimalismo" ma addirittura del "minimismo" dei diari in rete, dell'autocensura giornaliera che rivelano tutti quegli "autori non autorizzati", "spontanei" o "autolegittimati" che compaiono in migliaia di siti. insomma, esprimeva una profonda delusione nel leggere questi "verbalizzatori del pochissimo" o "narratori del quasi-niente".
in effetti, se � vero che il blog, trionfalmente arrivato in italia con debito ritardo rispetto agli stati uniti (dove ormai � quasi in declino), si presenta come un genere letterario o paraletterario innovativo per il canale di diffusione e soprattutto per la spontaneit� creativa priva di filtri "editoriali", � altrettanto innegabile che i risultati sul piano espressivo finiscono per essere poca cosa. anche (o forse soprattutto) quando ambiscono alla letterariet�. commentini, temini, pensierini, storielle, scambi di battute. con l'attrazione fatale per il punto esclamativo e per i puntini sospensivi, veri e propri segni del nostro tempo, bandiere dell'avanguardia web-letteraria.
ovviamente il discorso di scarpa era rivolto in particolare agli scrittori o simili ("autori non autorizzati", appunto), escludendo tutti i blog di servizio con intenti giornalistici (come quello, per esempio, di luca sofri, wittgenstein , che segnala spunti di lettura tratti da periodici e quotidiani). fatto sta che scarpa non aveva torto: l'esercito dei bloggers appare per lo pi� come un'armata brancaleone di giovani in vena di confidenze oppure desiderosi di vincere la noia comunicando al prossimo i propri malesseri che un movimento arrabbiato di "anarchici individualisti" (in netta maggioranza, le voci femminili) capaci di sconvolgere lo status quo del perbenismo generale. anche quando promettono sfracelli. anche quando presentano le loro pagine come luoghi di sconvolgente originalit�: �il mio angolino nascosto dove vomito tutto...�, �spazio vuoto in cui perdersi e tirar fuori la propria essenza...�, �il diario pazzo di un folletto della rete�.
c'� di tutto. c'� la categoria degli svagati adolescenziali in cerca di paesaggi interiori non meglio definiti: �hai lasciato le tue idee da qualche parte o le hai ancora incollate alla testa? non si riesce a viaggiare se la testa � piena... piena di vita quotidiana, piena di preconcetti, piena di problemi, piena di solitudine... forse dovresti deciderti una buona volta. parti. ma questa volta davvero� ( arcadia ). c'� la categoria dei vaticinanti ispirati, rigorosamente aforistici: �sei accanto a me, e vedo la citt� con occhi nuovi� ( mia wallace ); �esistono, esistono! i tramonti a nord est esistono davvero!� ( 4 banalitaten ). c'� la categoria dei sentimental-poetico-romantici: "grazie pap� / per avermi dato la vita. / per avermi insegnato la lealt�, la grinta e l'azzardo. / spero di non deluderti mai� ( il ciolo ). c'�, per riprendere la definizione di scarpa, una caterva di mini-mini-minimalisti: �oggi mi sono svegliata prestissimo!!! alle 8.00 x essere precisa, il ke � un record per una come me� ( rita's blog ); �sono in "pseudoferie" da 7 giorni, nel mio paese natale a molte miglia da dove vivo tutto l'anno. si da il caso che io viva in centro e, d'estate, ci sono vari piccoli concerti di gruppi locali. ora stanno suonando un po' di brani dei beatles, ed io ho un magone che non immaginate! a volte vorrei essere solo un po' pi� debole, lasciarmi andare e piangere! o forse sarei solo pi� coraggioso se lo facessi! che stupido che sono...� ( il guardiano del faro ).
c'� il maledettismo di maniera di chi ha letto troppi beat finendo per identificarsi con bukowski e compagni: �lo dico tutte le sante volte che mi prendo una sbronza di quelle da morirci: no, no, � l'ultima volta, accidenti, non sono mai stata cos� male in vita mia ecc... belle cazzate come al solito! non vi dico in che condizioni stavo ieri sera... vi dico solo che mi sono alzata adesso giusto per scrivere l'ultimo o penultimo post prima di partire domani sera! eh si mollo tutto e scappo dai miei amici per non tornare pi�!� ( kapricciosa ). c'� il gergale moderatamente inventivo della quotidianit� in stile sms: �molto stringata (speriamo): - fra mi invita a cena - carramba! si presenta anche mauri a sorpresa. - da quanto ho capito, fra l'aveva � o - mollato nel pom, ma siccome era ambriaca, credo che non valesse e non fosse stato messo agli atti - tensione palpabile, del tipo che i bocconi ti si bloccano a met� nel silenzio pi� totale - ripicche, rinfacciamenti, scuse, silenzi, ma tu, ma io, ma i tuoi, ma che c'entrano i miei etc. etc.� ( chiara x caso ). c'� il pamhlettismo impegnato: �he... he... � proprio vero che il mondo gira! prodi e compagni (� proprio il caso di dirlo "compagni") si indigna per le accuse mossegli! e non solo per telekom serbia! � solo vorrei chiedere al mortadella come ci si sente, tutto qua!� ( il guardiano del faro ).
tanti scrittori, mini-minimalisti, filosofici, satirici, maledetti, intimisti, con un solo tratto comune: il punto esclamativo facile, i puntini sospensivi appena si pu�. tutto lo stupore indicibile, tutta la rabbia inconfessabile concentrati in tre puntini di sospensione o in un punto esclamativo, massimo segno di espressivit� post-novecentesca. l'estetica blog? carramba, che originalit�! e che potenza�
Wednesday, August 20, 2003
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