Friday, April 22, 2005

massime\24: il fine della scienza è, da una parte, la comprensione piú completa possibile della connessione fra le esperienze sensoriali nella loro totalità e, dall'altra, il raggiungimento di questo fine mediante l'uso di un numero minimo di concetti e di relazioni primarie (mirando, per quanto è possibile, all'unità logica della rappresentazione del mondo, cioè a tener ristretto il numero di elementi logici). la scienza si occupa della totalità dei concetti primari, vale a dire dei concetti direttamente connessi con le esperienze sensoriali, e dei teoremi che li connettono. [...] noi non sappiamo se questa spinta si concreterà mai in un sistema concluso oppure no. di fronte a una questione del genere si è inclini a rispondere negativamente. pur lottando in continuazione con i problemi che si presentano, tuttavia non si vorrà mai rinunciare alla speranza che questo supremo fine possa essere raggiunto con un'approssimazione altissima. [...] il punto essenziale è il fine costituito dalla rappresentazione della moltitudine dei concetti e dei teoremi dedotti per via logica e facenti parte di una base, la piú ristretta possibile, di concetti e di relazioni fondamentali che possono venir scelti liberamente (assiomi). la libertà di scelta, tuttavia, è di un tipo particolare: non è affatto simile alla libertà di uno scrittore di romanzi. essa è piuttosto simile a quella di chi è impegnato nella risoluzione di un ben congegnato cruciverba. egli può, è vero, proporre ogni volta qualsiasi parola come soluzione; ma ogni volta è una sola parola che dà la chiave per risolvere il cruciverba in tutte le sue parti. è questione di convinzione che la natura, quale risulta percepibile dai nostri cinque sensi, abbia il carattere di un cruciverba ben congegnato. i successi ottenuti finora dalla scienza danno, in verità, un certo sostegno a questa convinzione. (einstein)

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