Tuesday, June 14, 2005
avi illustri\2: i miei per una volta. riporto qui le parole del mio prof. tullio de mauro. ricordavo qualcosa di critico da parte sua sull'esperanto fin dai tempi delle lezioni a villa mirafiori, ma questa mi pare proprio una conferma. "qualcuno mi ha chiesto: lei crede nell’esperanto? sembra una domanda un po’ da concilio di nicea. credo in pochissime cose - ha detto oggi de mauro - tra cui non c’è l’esperanto e non c’è neanche l’italiano". Quanto al problema che gli esperantisti spesso pongono con ansia, cioè quello relativo alla vita e alla morte delle lingue, de mauro spiega qual è il nocciolo della questione: "[...] il problema è semmai salvare chi parla le lingue, cioè salvare i suoi diritti linguistici, salvare i suoi diritti alla parola".
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