Sunday, June 26, 2005

rosa bianca: "libertà di parola, libertà di fede, difesa dei singoli cittadini dall'arbitrio degli stati criminali fondati sulla violenza: queste sono le basi della nuova europa". queste parole costarono la vita a sophie scholl, condannata a morte (per decapitazione) a 22 anni dal tribunale nazista. sophie con il fratello faceva parte di gruppo antinazista nonviolento universitario di ispirazione cristiana (la rosa bianca appunto), composto da nemmeno 50 persone tra studenti e alcuni professori (quante divisioni ha il papa, chiedeva stalin di lì a poco...). la gestapo torturò sophie per quattro giorni, dal 18 al 21 febbraio 1943. lo sgherro della gestapo che conduceva l'interrogatorio le chiese alla fine: "signorina scholl, non si rammarica, non trova spaventoso e non si sente colpevole di aver diffuso questi scritti e aiutato la resistenza, mentre i nostri soldati combattevano a stalingrado? non prova dispiacere per questo?", lei rispose: "no, al contrario! credo di aver fatto la miglior cosa per il mio popolo e per tutti gli uomini. non mi pento di nulla e mi assumo la pena!"

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