Tuesday, July 19, 2005

l'enciclopedia web non piace ai gesuiti: "un'elaborazione comunitaria della conoscenza è molto esposta al duplice pericolo dell'inaffidabilità e del vandalismo". padre antonio spadaro in un saggio sui progetti wiki, in particolare sull'enciclopedia online wikipedia, che uscirà nel prossimo numero della rivista dei gesuiti la civiltà cattolica, se la prende con la "rivoluzione digitale" inaugurata da internet. wikipedia è un progetto aperto, al quale ciascun utente del web, mantenendo l'anonimato, può aggiungere liberamente contenuti, anche modificando i testi preesistenti: ne risulta una sorta di organismo vivente in continua e rapida crescita, che si configura come il frutto di un'intelligenza collettiva. la critica di spadaro si appunta sul fatto che "non esiste alcuna reale garanzia di validità e accuratezza dei contenuti immessi". insomma, proprio la "sua natura di progetto totalmente decentralizzato e a base democratica" causa all'universo wiki (parola che viene dall'hawaiano e significa "veloce") gravi problemi, tra cui la vulnerabilità al vandalismo di chi si diletta a inserire su internet informazioni errate, tirate propagandistiche o anche espressioni scurrili. e se tali comportamenti scorretti possono trovare un antidoto nel "livello di motivazione della comunità", per cui in genere i collaboratori più affezionati provvedono in fretta alla correzione degli interventi dolosi, il padre gesuita aggiunge che comunque l'utopia del sapere aperto e diffuso, espressione di "un sogno illuminista di descrivere il mondo", rischia di tradursi in "una nuova forma di "torre di babele", che ha il suo "tallone d'achille non solo nell'inaffidabilità, ma anche nel relativismo".
qualche osservazione. l'esigenza di "selezionare criticamente" il materiale aggiunto in un progetto come wiki può avere un senso, ad esempio, nel caso che sta prendendo corpo a radio radicale, quando si pensa di mettere a disposizione un bagaglio di conoscenze che derivano da un archivio, o più in generale da un corpus di documenti che non sono conosciuti. in particolare l'idea di radio radicale di fare una encliclopedia partendo dagli archivi radicali nasce dal fatto evidente che la storia, la cultura e la politica ufficiale hanno di fatto rimosso quasi tutti gli aspetti della conoscenza, dell'esperienza storica e polica che si esprime proprio attraverso quei documenti conservati in tali archivi. in questo senso il progetto radicale è in qualche modo divergente dalla natura di wiki. tuttavia la possibilità di porre i documenti quali punto di partenza per la apertura di una larga discussione mi pare un ottimo punto di contatto fra le due prospettive. quanto a padre antonio spadaro... che dire... siamo alla ennesima dimostrazione della sfiducia, e sottolineo sfiducia, del mondo cattolico ufficiale nelle persone. ché di sfiducia e timore si tratta. sfiducia che nasconde la volontà di continuare ad esercitare un potere di controllo sulle coscienze e le conoscenze degli individui.

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