Tuesday, October 18, 2005

prodiana: in brodo di giuggiole come si dice, ma così mi pareva il riconfermato leader dell’unione, ieri sera da bruno vespa. mi pare che con le primarie, con la nuova legge, e con molte delle dichiarazioni di oggi ci sia una accelerazione abbastanza brusca nella politica nostrana. ho avuto un paio di impressioni brutte ieri sera, specialmente sulla questione del “modo” di fare politica, cui mi pare il rinfrancato prodi tenga molto. e sul modo “pacato” evidentemente escludeva molto del “nostro” modo di fare politica. e non parliamo dell'errore (sarà un errore poi?) di confondere i socialisti di boselli con quelli di de michelis.. il listone unico poi, diciamoci la verità, sarebbe un altro guaio per noi radicali. perché se da una parte come concetto può in qualche modo richiamare all’idea di partito unico democratico all’americana, ci sono poche illusioni da farsi sul “dove” andrebbero a finire i radicali, in una circostanza del genere, e cioè si finirebbe sicuramente ai piani bassissimi con scarse possibilità di rientrare in parlamento. a questo punto c’è da sperare che il compagno boselli tenga duro e cerchi di fare una lista in ogni caso. oltre la tattica, che pure in questo caso ha la sua importanza, non sto dimenticando di considerare la strategia. anche se vogliamo dare un giudizio positivo sulle primarie, in questa circostanza non si sono confrontati ad armi pari i leader delle diverse anime della politica “democratica” italiana, se per anima democratica vogliamo intendere coloro che non si sono ancora del tutto appiattiti sulle posizioni clerico-fasciste che vanno di moda dall’altra parte. il problema è che di qua, coi “democratici”, ci sono pure alcuni che hanno trescato con ruini, e l’ultima cosa che vogliono è fare spazio ai “laicisti”. quindi occorre ancora e sempre di più pensare all’alternanza per l’alternativa possibile, ma futura. una alternativa in cui magari si possa fare delle primarie vere, in cui pure i riformatori e i laicisti avranno lo spazio per competere.

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