Wednesday, March 01, 2006

L'Opus Dei contro la chirurgia estetica

«Certo, non è facile ricevere un paziente che ti dice voglio un lifting e spiegargli che farebbe meglio ad andare dallo psichiatra. Ma la metà degli interventi richiesti andrebbero rifiutati: non servono o sono addirittura dannosi». Lo dice Nicolò Scuderi, professore di chirurgia plastica alla Sapienza di Roma ad un convegno dell’Opus Dei. Dunque i nostri gerarconi vaticani non si limitano agli argomenti “seri” come la discussione sugli embrioni, ma l'offensiva è su tutta la linea. Spiega Paolo Persichetti, professore di chirurgia plastica all’Università campus biomedico di Roma, il policlinico vicino all’Opus Dei che ha promosso l’incontro, affollato da medici e scienziati di comprovata fede: «Il nostro compito dovrebbe essere quello di rimuovere solo quei difetti fisici che diventano un problema psicologico. Dovremmo invece opporci all’uso consumistico del bisturi, fermare chi rincorrere un’ideale di bellezza artificiale e chi ne approfitta per far soldi». «Un conto — dice ancora Persichetti — è correggere un difetto, ricostruire un seno dopo l’asportazione di un tumore, un altro è trasformare un individuo». Niente bisturi, poi, per chi vuole rinforzare le labbra, per chi pensa già al lifting sotto i 30 anni. Nessuna apertura, manco a dirlo, per chi vuole rifarsi il seno. Ma che c'è di male in chi vuole trasformarsi?

Fonte: Corriere.it

3 comments:

michele said...

Hanno uno splendido sito. cerca un po' lì, magari c'è qualche offertona ;-)

Anonymous said...

Io sono assolutamente d'accordo con l'Opus Dei; le veline rifatte andrebbero sgozzate, ste galline de merda

Anonymous said...

Volevo ricordarti che il link al mio blog che tieni sulla pagina è sbagliato, capisco che sei smemorato o dimentichino ma insomma...

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