Tuesday, February 28, 2006

Putin il gazatore

Secondo le notizie di Google News, l'Eni stima per oggi una diminuzione delle forniture di gas russo dell'8,1% (6 milioni di metri cubi in meno sul totale di 74 milioni chiesti quotidianamente a Mosca) con un impatto sui consumi dell'1,7%. Dalle 6 di mattina di ieri alle 6 di oggi, invece, il calo delle forniture è stato dell'8,8% (6,5 milioni di metri cubi in meno) con un impatto sui consumi del 2,5%. La riduzione del gas, ha dichiarato l'Eni, è stata compensata tramite gli stoccaggi di modulazione. Nello stesso arco temporale sono diminuiti anche i consumi delle utenze allacciate alla rete Snam, scesi a 257 milioni di metri cubi. In calo del 9,5% rispetto alle 24 ore precedenti.
Questa storia del gas russo apre una serie di questioni. In primo luogo si rivela sempre più urgente una revisione dei nostri piani energetici, e qualche decisione in merito, per essere in grado anche di aumentare qui da noi la produzione. In secondo luogo, più che mai, a partire dalla ripicca di Putin con l'Ucraina, da cui ha preso il via la politica di “strozzinaggio energetico” della Russia, dobbiamo ancora una volta fare i conti con l'idea che l'ex dirigente del Kgb ha della politica internazionale. Per riaffermare il suo ruolo e la sua egemonia Putin in Cecenia fa quello che fa. Ricordare Beslan, il teatro di Mosca nel 2002 e tutta un'altra serie di vicende in cui non si è capito nulla, serve poi per ricordare che tutta l'informazione che viene da lì è stata infestata dalla “disinformazia” di stampo sovietico. In Ucraina poi Putin ha provato a taroccare le elezioni, ma non c'è riuscito, allora da un po' di tempo cerca di mettere gli ucraini in braghe di tela per portarli ad un comportamento più remissivo con quella che lui vuole ancora propagandare come la Grande Russia. Al piccoletto (Putin) però non gli basta l'Ucraina. È da qualche mese che mette in atto la stessa politica anche con l'Europa. Impressionanti furono poi le parole di Berlusconi di un po' di tempo fa, quando disse che se non fosse per la sua amicizia personale con Putin le cose andrebbero molto peggio. Mi piacerebbe che ci spiegasse bene questa cosa, per capire cosa gli ha chiesto all'amico Putin, come si sono messi d'accordo...

8 comments:

Anonymous said...

suvvia, non si puó parlare di disinformazione, quando si capisce poco o nulla di russia. e se uno non capisce (cito: "...serie di vicende in cui non si è capito nulla") meglio che posti su qualcosa d'altro...o no?

michele said...

intendevo che non si è capito perché l'informazione è stata inquinata. In ogni caso se sei così esperto ci potresti pure fare una bella ricostruzione di tutta la vicenda del gas. attendo con ansia.

ps.
attendo anche una lista degli argomenti su cui ritieni che io possa scrivere qualcosa.
grazie.

JimMomo said...

Fandorin, non mi pare che il post meritasse questa tua risposta "putiniana". Se ci sono inesattezze e punti di vista diversi, esprimili pure.

A me pare che sui fatti di Beslan e il teatro di Mosca si conosca molto poco, a parte, chiaramente, l'ovvio. del teatro non si conosce il gas usato e quante vittime abia fatto. Di Beslan la ricostruzione ufficiale viene contestata dalle madri delle vittime.

Anonymous said...

premettendo che nessuno possiede la veritá e tutti possono scrivere ció che vogliono, sono dell'idea che che la superficialitá e la semplificazione portino a visioni e interpretazioni distorte della realtá. concetto che dovrebbe valere soprattutto per chi lavora nel mondo dell'informazione.

sulla questione del gas, ho giá dato a sufficienza (con abbondanza di fonti, ma senza presunzione di completezza): vedere tag ucraina sul mio blog http://poganka.splinder.com/tag/ucraina

poi ognuno legge quello che gli pare, scrive quello che vuole, parla e commenta come crede. siamo o non siamo un popolo di poeti, navigatori, allenatori di pallone, esperti di geopolitica?

;)

michele said...

Corro a leggermi il tuo post sull'Ucraina, caro Fandorin:-). Però: mi accusi di essere superficiale, ma non mi spieghi perché. Attendo ancora...

Anonymous said...

scusate, se il tono é parso troppo "putiniano". ma forse il titolo del post é un po' troppo "nazista".

jimmomo: non si puó tirare in ballo beslan e dubrovka solo per il fatto della disinformazione (che c'é dappertutto, a partire da casa italia): mi sembra che si tenda a dimenticare cosa sia veramente successo e si faccia (per altro anche giustamente) il processo solo alle conseguenze.

michele: la superficialitá é dovuta all'interpretazione della guerra del gas. ma non ti preoccupare, sei in vasta e illustre compagnia.

michele said...

caro Fandorin, ho letto (ovviamente in modo superficiale) alcune tue cose, ed anche ii tuo caro Sinatti sulle cose di cui parliamo.
Putin da una parte mi pare abbia cercato di dire "non politicizziamo" la questione del gas, ma dall'altra poi mi sembra farlo. Il problema delle risorse (sono sicuro che su questo puoi dirmi cose molte interessanti) è un fatto di interesse nazionale da una parte, ma poi il mercato dovrebbe essere lasciato fluire in modo non statalizzato come invece fa ancora Putin.

Anonymous said...

due precisazioni, per concludere da parte mia l'interessante pomeriggio:

1)in russia sta prevalendo l'interesse nazionale sul mercato (almeno nel settore chiave dell'energia, ma anche qui con alcune eccezioni con join venture russo-inglesi attive, BP-TNK, e altre russo-americane in arrivo) per il semplice fatto che se dopo il default del 1998 non fosse stata invertita la rotta, a quest'ora non ci sarebbe né mercato né russia. putin ha raddrizzato la barca che stava affondando con i soli mezzi (poco ortodossi) che aveva.

2) sulla questione ucraina é proprio il mercato che ha parlato. non c'era nessun motivo, economico, per cui mosca dovesse fare sconti a kiev. il resto sono state chiacchiere.

ciao

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