Friday, May 16, 2003

storia di dante virgili: vita e scrittura da scandalo. oggi sul foglio, di buttafuoco

storia di dante virgili, che non � uno pseudonimo, ma un interprete dal tedesco, uno che ne aveva passate di giornate a berlino, uno che scriveva (qui s� con pseudonimo) romanzi western per la biblioteca dei ragazzi mursia, uno che aveva fatto nella vita anche il correttore di bozze al roma di napoli ai tempi di piero buscaroli. dunque un tipo in carne e ossa. e denti. aveva due incisivi sporgenti su una faccia flaccida e giallognola da sembrare provolino. cos� appariva agli occhi di antonio franchini, editor della mondadori che dell�avventura, del retroscena e del silenzio di cui s�� avvolto �la distruzione� � il romanzo scritto da virgili e incredibilmente pubblicato accanto ai libri di enzo siciliano � ha fatto lo splendido reportage di un�esistenza. quella di dante virgili appunto, un�inchiesta su un caso editoriale raccontata da franchini in un libro marsilio dal titolo �cronache della fine�. la fine di un �demone meschino�, un uomo abietto, uno con gambe e piedi, ma cos� laido e brutto da farsi stanare dalla solitudine ululando nel fondo di un letto. l�incubo in erezione di dante virgili buttato tra le lenzuola per mangiare prosciutto e pezzetti di carne cruda, le sole cose di cui potesse nutrirsi. pezzetto tra i pezzetti, si offriva alle ferite della disperazione cui nessuna mano concedeva la grazia di una sega paventando di doversela dare da s�, la mano. �dovresti fare ginnastica� gli dicevano. glielo avrebbe potuto dire perfino luciano de maria, il responsabile dei meridiani � l�unico in mondadori capace di saper distinguere tra un piegamento e una flessione, uno innamorato del vitalismo di marinetti � ma lui avrebbe risposto al solito modo: �l�unica ginnastica che posso fare sar� un piede dopo l�altro per entrare nella bara�. un piccolo terribile impiegato delle tenebre, virgili. era anche un ricchione, per come si proclamava davanti a imberbi italianisti, uno �che paga dove gli altri arrivano gratis�, un cacciatore di efebi, uno che quindi comprava la virt� delle dattilografe e dei garzoni delle panetterie per farne strame, fango, concime azotato, uno insomma, che se lo cercava il troiaio del pudore morente, abilissimo a barattare le centomila lire in cambio di servizietti sudati, era uno da eiaculazione silenziosa, era ripugnante e faceva schifo, per� era un nazista. uno di quelli acquartierati presso la radura �del linguaggio�. in anticipo su tutto, segnalava nelle note bibliografiche le vite e i detti dei santi mussulmani riconoscendo un �testo godibile per chi spera nel risveglio dell�islam contro il mondo capitalista-finanziario- statunitense�. faceva a tutti una testa cos� su albert speer. raccontava: �ah, tu avresti dovuto vedere che cos�era la cancelleria� questa sala lunghissima�. raccontava: �io ero a vienna il giorno dell�anschluss! io ho visto entrare hitler! io ho visto la folla che esultava! l�ho visto che ero un bambino, insieme con mio padre, e la vita, dopo, non � mai stata eguale a quel momento!�. il padre suonava in una piccola orchestra in giro per i caff� in germania. gli chiedevano �tipo salon kitty?�. risposta: �s�, una cosa del genere�. present� un romanzo in mondadori e nel pieno fulgore democratico degli anni 70 riusc� a far arrivare in libreria la sua �distruzione�, un romanzo visionario, scritto come enzo siciliano non saprebbe mai scrivere (dunque scritto bene), un libro tutto �dall�altra parte� dove si vedono le cose che accadranno molti anni dopo e cio�, i fatti accaduti oggi che lui non � pi� in questa terra (� morto nel 1992), come un�immagine di new york, questa: �mi lecco le labbra pensando all�ammasso di pietre cui si ridurranno le loro citt�. colonne di fuoco alte come i grattacieli torri crollanti in un orizzonte sconvolto il cielo brucia sopra new york�. la prosa � devastante: �ma la prossima volta. non saranno eterni santuari le citt� yankees combuste dilaniate. vedo i grattacieli di acciaio sotto un diluvio di fiamme�. la prosa � ben pi� che catastrofica: �basta con la legalit�. massacrare qualche centinaio di persone. con pochi amici trasformerei questo centro. dominare un�ora. gemiti e urla. il terrore della sorpresa poi corpi che crollano. cadaveri una bella fioritura di cadaveri�. franchini, che lavorando intorno a virgili ha messo anche molto di se stesso � per esempio un �antefatto pornografico� che fa da perfetto schema fenomenologico per attraversare il dasein del nazista con la faccia da provolino � ha orchestrato questo suo fascicolo anche per descrivere quanto labili possano essere i fondamenti del giudizio, le valutazioni �sui sommersi e i salvati della letteratura�, le decisioni soggettive sul dare alla stampa, su come insomma si possa pubblicare un romanzo in lode ad adolf hitler, pubblicarlo presso mondadori e farlo uscire senza che nessuno se ne accorga e magari dire no a un secondo libro, un malloppo dattiloscritto concepito nei giorni della prima guerra irachena e concluso nel 1991 col titolo �metodo della sopravvivenza�. c�� un capitolo dove si vede tutto in anticipo: �il mio amico saddam hussein�.

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