Tuesday, June 10, 2003

a kind of blue: spazio letteratura (si fa per scherzare). novembre del 1959. sono in giro per le vie di new york, piove e sono triste. Poco fa ho incontrato phil che mi dice: miles � uscito con questo nuovo disco. bellissimo gli dico io, l'ho gi� sentito. � una svolta per tutti noi che facciamo questo mestiere, penso dopo tra me e me. con quel primo pezzo che si apre con una quarta aumentata sul primo accordo, miles apre tutto un nuovo modo di ragionare e di esprimersi nella composizione.

del resto ci eravamo stancati di seguire charlie. e ora che ci penso sono ormai 4 anni che � morto. aveva 35 anni e ne dimostrava 20 di pi�. io poi mi ero spesso preso male con lui. sar� perch� entrambi eravamo sassofonisti, c'� sempre un po' di competizione tra noi.

poi a me quel modo di suonare non mi piaceva, e a dirla tutta neanche mi riusciva bene. tutte quelle frasi attorcigliate, sconnesse, scomposte, mi davano le vertigini e alla fine secondo me non si capiva pi� niente.

e charlie era pure un bastardo per certe cose. una volta mi ha rubato il sax, se l'� venduto per pochi dollari che gli servivano per andarsi a fare di eroina. lo rincontrai al blue note mesi dopo e gli spaccai la faccia con gran gusto.

ora miles ci indica questa strada nuova. � pi� facile. per noi e per chi ascolta. solo una cosa mi � rimasta in testa: era charlie che era diventato matto alla fine o ero io che non capivo?

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