Thursday, February 23, 2006
Ds e Margherita: onirismo politico
Ascoltavo il prof. Biagio De Giovanni stamattina intervistato da Radio Radicale, che ha annunciato di candidarsi con la Rosa nel Pugno. Sono felice che lo faccia. È un bel colpo per noi ed è un segnale chiaro e preciso alla nostra sinistra, che, come dice De Giovanni, sembra una struttura kafkianamente ferma in meccanismi d''altri tempi. Su una cosa però non mi ha convinto, e cioè sul ruolo della Margherita. Ha sicuramente ragione sul fatto che Rutelli, a dispetto di altri, è quello che si sta muovendo nel modo più spregiudicato nell'anticipare l'ammodernamento della politica di cui il Paese ha bisogno. Però c'è un anche altro punto: secondo me i Ds stanno giocando senza dubbio una partita evidentemente di “compromesso storico bonsai” come dice Intini, ma dall'altra, in modo silenzioso (e sbagliano a farlo così), tentano un arginamento di un possibile ricompattamento di Rutelli con i seguaci di Casini e Follini. Mi pare cioè questo: Fassino cerca di incatenare a sé la Margherita anche per impedire la riunione in una nuova “balena bianca” nel dopo voto dei transfughi della vecchia Dc. In qualche modo, se fosse così, se cioè ci prendo in questo, si tratta di una azione disperata. Occorre invece ingrandire il più possibile il consenso per una forza alternativa al vecchio potere conservatore e clericale rivolgendosi a tutti i credenti che non si sentono rappresentati da Ruini (e sono la strangrande maggioranza) e a tutti quelli che non vogliono più un paese dove si pagano ancora i conti di quelle cose insostenibili che i prigionieri di Ventotene nel 1941 chiamavano le “bardature corporative”.
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