colpita la casta, tutti a strillare: come al solito, scusate la crudezza il cinismo e tutto quello che volete. per� ogni volta che qualche giornalista ci va di mezzo, ecco tutti i nostri porporati dell'ordine dei giornalisti gridare allo scandalo, alla violenza dei militari che vogliono zittire la cristallina testimonianza dei nostri straordinari reporter di guerra.
io per me, che faccio questo mestiere e non sono iscritto all'ordine penso questo: che se vai in un posto dove si fa la guerra per strada per prima cosa devi dimenticare il tuo privilegio. cio� come diceva la fantastica gruber ieri: tutti sanno che all'hotel palestine ci sono i giornalisti.
ecco il primo errore che un giornalista non dovrebbe mai commettere: tutti sanno. chi lo dice? cara gruber, pensi che il sottufficiale che ha deciso di tirare contro quell'alto palazzo al suo fianco sia uno che la sera guarda il tuo tg patinato, con le tue corrispondenza condite di foulard svolazzanti?
credo che il sottufficiale abbia deciso di sparare perch� ha visto l�, sul campo delle operazioni, dove lui � esposto insieme agli uomini sotto di lui al rischio continuo della guerra e della morte, un pericolo serio. e si � sbagliato.
questa storia forse ricorda i fatti di genova di due anni fa. subito si cerca di vedere un disegno teso a zittire le "grandi" voci che si levano per testimoniare. nessuno si sforza di cercare di ripercorrere quello "che succede veramente".
Wednesday, April 09, 2003
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