Monday, April 14, 2003

il piede: quando l'ho vista la prima volta non ci ho pensato. cio� ho notato altre cose di lei. gli occhi prima di tutto. e come mi guardava per lo pi�. io, che in quel momento ero costretto a camminare con un bastone per via di un incidente di calcetto, ero disperato. lei, solo con gli occhi, mi ha ripescato e mi ha riportato su.

dopo, qualche giorno dopo, l'ho ritrovata di fianco a me. anche lei a prendere le cure dei fisioterapisti. per lei un incidente di moto. e l� ho notato il suo piede. meglio: l'arco che disegnava nello spazio. un compasso. che misurava la voglia che avevo io di prenderlo, con la mia mano, stringerlo, e dirigerlo della direzione giusta per farmi passare. dove volevo io.

era teso. verso il basso. a volte anche verso di me. e porca miseria, anche altri l'avevano notato, e lo toccavano. io che ne avevo avuta un voglia terribile non avevo auto il coraggio di farlo. era rimasto un pensiero. fisso e bellissimo.

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