Wednesday, September 21, 2005

quale cina\2: ieri sera mi è capitato di vedere in tv fassino e tremonti. si parlava di "tasche" con il solito teppista, il floris di raitre. una cosa sembra sicura: ci siamo impoveriti. come mai? per l'euro e la cina. dell'euro non saprei dire molto, ma della cina si è detto che non si regge la competizione. ma nessuno però che abbia provato a discutere una cosa che sembra semplice, ma forse non è scontata. la competizione forse avrebbe più senso se in cina si rispettassero i diritti fondamentali degli individui. allora anche il sistema produttivo non sarebbe quello tipico di una dittatura, come è oggi. e anche se l'italia del dopoguerra ci mise solo due anni per raggiungere gli stessi livelli di produttività del fascismo, in ogni caso, probabilmente, i consumi interni, uno stile di vita diverso, la propensione a spendere (amartya sen), cambierebbero di molto le carte in tavola. e oggi il nyt riporta una storia che dà un po' il senso di quello che succede da quelle parti. "for three days and three nights, - scrive il nyt - the police wrenched qin yanhong's arms high above his back, jammed his knees into a sharp metal frame, and kicked his gut whenever he fell asleep. the pain was so intense that he watched sweat pour off his face and form puddles on the floor. qin yanhong confessed to a murder under coerced police interrogation in 1998 and was sentenced to death. he was freed in 2002". segue...

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