Thursday, May 12, 2005
massime\28: siamo tutti profondamente abituati a vedere la scienza come un'impresa che si avvicina costantemente sempre piú a uno scopo stabilito in anticipo dalla natura. ma è poi necessario che esista un tale scopo? non è possibile render conto sia dell'esistenza della scienza che del suo successo in termini di evoluzione a partire dallo stato delle conoscenze possedute dalla comunità a ogni dato periodo di tempo? è veramente d'aiuto immaginare che esista qualche completa, oggettiva, vera spiegazione della natura e che la misura appropriata della conquista scientifica è la misura in cui essa ci avvicina a questo scopo finale? se impareremo a sostituire l'evoluzione verso ciò che vogliamo conoscere con l'evoluzione a partire da ciò che conosciamo, nel corso di tale processo, un gran numero di problemi inquietanti può dissolversi. (kuhn)
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
Followers
Blog Archive
-
▼
2005
(119)
-
▼
May
(16)
- lost in translation: dopo un po' di mesi sono rius...
- referendum anche io\2: dal blog di malvino una str...
- referendum anche io: «io, se ne avessi il diritto,...
- massime\30: ritengo che anche la parola sia una fo...
- grandi interrogativi\1: chissà se ratzinger fa cas...
- per chiarire: con chi ce l'ha cossiga con questa c...
- cossiga e la memoria: da poco i radicali hanno ric...
- massime\29: fin dal primo giorno il tacchino osser...
- leggermente fuori fuoco\3: non capisco perché ness...
- massime\28: siamo tutti profondamente abituati a v...
- l'orario ferroviario dell'anno prima: «hai mai vis...
- pasolinate: non mi piacciono le trombonate rievoca...
- massime\27: le forme fondamentali e originali dell...
- eredità di baffone: e va bene. è vero come dice qu...
- ancora i russi: anticostituzionali e non democrati...
- massime\26: le credenze speculative e [...] gli ar...
-
▼
May
(16)
No comments:
Post a Comment