Thursday, November 24, 2005

Quale Russia. Putin non vuole fare la fine dell’Ucraina: premesso che (precisazione forse inutile, ma è tanto per esser chiari) premesso che non penso alle Organizzazioni Non Governative quali panacea contro tutti i mali, e premesso che ci sarebbe molto da dire sul loro carattere “non governativo” (ma lasciamo perdere), in ogni caso mi sembra grave quello che è successo ieri. La Camera bassa del Parlamento dominata dai partiti pro Cremlino, ha approvato infatti a stragrande maggioranza in prima lettura una controversa legge che impone pesanti controlli sulle Ong: dovranno essere registrate come persone giuridiche e non potranno più ricevere finanziamenti dall'estero. «Lo scopo della legge è quella di cacciare dalla Russia le Ong, specie quelle coinvolte nella tutela dei diritti umani», ha dichiarato il direttore regionale di Human Rights Watch, Holly Cartner. Il Cremlino, secondo quanto scrive oggi Vladimir Sapozhnikov sul Sole 24 Ore, teme che la crescente influenza delle Organizzazioni non governative, ampiamente considerate dai vertici politici russi come promotori clandestini delle cosiddette rivoluzioni colorate in Georgia, Ucraina e Kirghizistan, possa destabilizzare la situazione politica e sociale anche della Russia. «Abbiamo visto — ha dichiarato Aleksej Ostrovskij, un deputato del partito nazionalista Ldpr - che cosa era successo in Ucraina, in Georgia e in Moldavia e come hanno funzionato le filiali locali delle Ong finanziate dalla Cia. Vogliamo difendere i nostri cittadini dal caos in cui quelle Ong possono trascinare il nostro Paese». Secondo il deputato Vladimir Plighin, del partito pro Cremlino Russia Unita, la nuova legge dovrà porre fine a «ingerenze distruttive dall'estero nella vita della società russa».

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