Monday, April 26, 2004
Thursday, April 22, 2004
il presuntuoso: presuntuosamente, leggendo un articolo di sofri, oggi su repubblica, mi pare di poter dire un paio di cose. l'ex leader di lc mi pare si stia muovendo lentamente nella sua visione delle cose. bravo. io amo quelli che cambiano idea. e lo faccio continuamente. si sta muovendo e mi pare che sia in un momento un po' difficile. a parte una stana allusione ai comportamenti dei servizi d'ordine dei gruppi politici organizzati (forse una tardiva indicazione sui responsabili di fatti di sangue di cui si parla spesso?) discute, sofri, del 25 aprile. con le ultime cose che sono venute fuori con pansa e i fatti del 1945, mi pare prenda una posizione un po' ambigua e un po' cerchiobottista. e infatti nel pezzo parla spesso di ambiguita'. cosi' da presuntuoso vorrei dire: l'ambiguita' c'e' in tutte le cose umane. chi fa scelte secondo me si deve assumere il peso dell'ambiguita' e andare fino in fondo.
Wednesday, April 21, 2004
guerra civile europea: "nell'aprile e nel maggio 1945 si combatterono le ultime battaglie della guerra civile europea, ma tutti videro in esse soltanto la resistenza disperata dell'esercito tedesco sconfitto, che aveva ormai l'unico obiettivo di portare nella relativa sicurezza dell'ovest la maggior parte possibile della popolazione della germania orientale. la coalizione mondiale democratica celebro' il suo trionfo quando l'8 maggio..." continua.. dall'edizione aggiornata del celebre libro di ernst nolte nazionalismo e bolscevismo. iteresting
Tuesday, April 20, 2004
de gasperi: sostanziale continuita' rispetto alla fase precedente dell'unita' antifascista e a quella successiva di consolidamento della "repubblica dei partiti". questa secondo il corriere di oggi la nuova interpretazione sul leader dc.
Saturday, April 17, 2004
clausewitz2: pochi giorni dopo l'attentato di madrid mi lanciai in una delle mie tirate interpretative che sento di dover raddrizzare in qualche misura. dicevo di 'vedere solo una terribile offensiva entropica' nel terrorismo di oggi. ecco, credo che sia cosi' e pero' una strategia c'e'. se sono veri i messaggi di questi giorni, davanti abbiamo qualcuno che cerca di rompere nei punti che gli appaiono deboli il fronte che si trova a combattere. tuttavia mi sembra una strategia che mira comunque ad ottenere in ogni caso una terribile offensiva entropica.
Thursday, April 15, 2004
tempi moderni: per carita' non si tratta di pregiudizi pero' nell'epoca delle globalizzazione e' troppo divertente vedere un napoletano che 'tira una sola' a un cinese. ecco il fatto. io e fede a pranzo di corsa al ristorante cinese sotto la radio entriamo e sentiamo: "i soldi te li porto, ma restiamo amici". e il cinese: "tu non puoi sedele a tavola mangiale tutto melu' e poi dici non ho soldi". e l'altro: "ma non ti arrabbiare... restiamo amici. 'mo ti porto i soldi". ovviamente il napoletano non e' ritornato e il cinese e' rimasto a secco.
flashback: macabra coincidenza che fede ritiene degna di nota. quattrocchi e' stato ucciso nello stesso modo in cui vennero sterminati gli italiani alle fosse ardeatine. se fosse voluta sarebbe terribile, ma non penso sia cosi'. probabilmente quando si arriva alla barbarie, poi dal profondo arrivano gli stessi riflessi. e forse e' ancora peggio.
Wednesday, April 14, 2004
dietrologo3: ecco un'altra occasione per dimostrare che non sono un dietrologo. da qualche giorno e' stato reso pubblico un documento che secondo appunto i dietrologi, dimostrerebbe che bush sapeva e non ha fatto nulla per evitare l'11/9. senza voler difendere bush, non credo assolutamente che un discorso del genere possa reggere. penso solo che l'amministrazione usa abbia sottovalutato dei segnali. nessuno ricorda ad esempio che in occasione del g8 di genova gli italiani presero sul serio le minacce dello stesso bin laden
che aveva annunciato di voler prendere di mira il palazzo dove si svolgeva il summit? ecco io credo che qui da noi, malgado tutto, ci sia un'esperienza diversa di terrorismo e alcuni segnali vengono valutati diversamente.
che aveva annunciato di voler prendere di mira il palazzo dove si svolgeva il summit? ecco io credo che qui da noi, malgado tutto, ci sia un'esperienza diversa di terrorismo e alcuni segnali vengono valutati diversamente.
Tuesday, April 13, 2004
nulla si sa...: e' partito (non so da quando ma io l'ho trovato solo oggi) un progetto per riscrivere la storia della guerra fredda. interesting.
Wednesday, April 07, 2004
benaltrista: non voglio esserlo, anche se l'ultima iniziativa di pannella non mi coinvolge del tutto. in ogni caso, il discorso della legge e della legalita' mi convince. io sarei anche per togliere di mezzo la figura del presidente della repubblica cosi' come ce la ritroviamo adesso. una figura che mi sembra figlia della cultura del cln e del clima del dopoguerra: tutti d'accordo, non litigate, che c'e' da rifare il paese. una cultura secondo me devastante che ha impedito un confronto politico serio nel paese e ha prodotto compromessi storici, solidarieta' scellerate che ancora ci perseguitano. comunque eccoci qua.
kurt: in questi giorni sono dieci anni che il cantante dei nirvana ci ha lasciati. ieri sera mi e' capitato di vedere un servizio su tg2 su questa storia. una cosa terribile. una bacchettonata assurda. l'artista che cerca la morte e tutto il resto. roba da dottrina in chiesa. si fosse sentito uno che riporta quello che kurt aveva detto piu' volte. cioe' che si era ritrovato in un mondo terribile e chiusissimo come quello della musica pop. un mondo che lui schifava, e dal quale, si era reso conto, non sarebbe piu' riuscito ad uscire.
Friday, April 02, 2004
leone, un successo americano: secondo ennio carretto nixon si servi' dell'elezione del presidente che faceva le corna ben prima di berlusconi per dimostrare la sconfitta del pci. da leggere.
Thursday, April 01, 2004
cafonal: ieri sera mi e' capitato di andare a fare il parcheggiatore ad una di queste cose cui dagospia dedica sempre ampi spazi. si trattava di una iniziativa organizzata da emma bonino sulla questione delle fgm. in trenta anni, diceva emma, mai i radicali avevano raccolto l'interesse di questo ambiente che in una sera ha prodotto 118 mila euro che sono arrivati per la campagna. buono. pero'... e' stata comunque una serata cafonal: c'era capello che invitato sul palco a battere l'asta per la raccolta fondi non ha saputo dire altro che si': si e' mangiato proprio bene. la dandini simpatica per default ha fatto pure un po' di affari per se'. c'era poi la fendina. mi pare la nipote delle sorelle che hanno organizzato il tutto. carina, ma su due trampoli e un abito che sembrava un asciugamano messo dopo la doccia. poi la placido a fare pubblicita' al film con un paio di pantaloni bianchi come quelli di bruno del grande fratello. un paio di principi impalati e qualcos'altro. in ogni caso mi sono divertito.
lancio anche un'idea. credo che i radicali hanno tutte le carte in regola per sperimentare, in iniziative come queste, il ruolo di un partito moderno. tipo le fondazioni usa. cioe': ci si vede, la campagna politica e' questa, voi che li avete mettete i soldi please. senza discorsi di tipo identitario e altro, che nella politica di oggi non sempre servono.
lancio anche un'idea. credo che i radicali hanno tutte le carte in regola per sperimentare, in iniziative come queste, il ruolo di un partito moderno. tipo le fondazioni usa. cioe': ci si vede, la campagna politica e' questa, voi che li avete mettete i soldi please. senza discorsi di tipo identitario e altro, che nella politica di oggi non sempre servono.
Wednesday, March 31, 2004
acqua: (luogo comune cosi' per dire): viene giu' a secchi e a me mi viene voglia di andare via in barca. ho cominciato ad andare a vela a 18 anni, e in epoca craxiana sono stato addirittura armatore, poi con gli anni novanta e tutto il resto sono diventato povero. e la barca l'ho solo sognata o affittata. questo era un kit di qualche anno fa che pero' mi piace ancora...
Tuesday, March 30, 2004
striscioline di carta bianca appiccicate sulle frasi incriminate: i libri di storia, si sa, sono i luoghi fisici in cui si realizza con maggiore evidenza il frutto dei drammi, gli scontri e tutto il resto. una mostra sui libri di scuola del dopoguerra. interessante.
Monday, March 29, 2004
liberismo alle vongole: non sono un esperto di economia, ma del resto non lo sono nemmeno delle altre cose di cui parlo. in ogni caso, mi pare che spesso si rischia di fare questo errore: cioe' con il fatto che un sistema liberista effettivamente puo' essere vantaggioso per le economie, arrivano poi i furbi e rimettono in campo la prassi padronale ottocentesca. secondo me, se si deve promuovere la democrazia, con essa va promossa anche la questione dei diritti nei rapporti economici. ossia: chi lavora ha diritti e anche chi da' lavoro ne ha. si facciano affari liberalmente e liberisticamente, ma dispiace poi trovarsi davanti qualche treccartaro travestito da liberista. c'e' qualcuno che e' disposto a parlare di 'ste cose?
Friday, March 26, 2004
de lorenzo e moro: un nuovo libro (da destra mi pare) ritorna sul ruolo di de lorenzo che anche nel 1960 avrebbe macchinato militarmente. oggi sul corriere
Wednesday, March 24, 2004
ha cotto il pesce rosso: (privatibus) io e la mia ragazza abitiamo insieme. domenica che ero di turno in radio, lei e' andata a farsi un giro a porta portese. e' tornata con vari acquisti e un pesce rosso. ora... sono mesi che resisto al fatto che lei vuole prendere un cane, perche' poi mi ci affeziono e mi tocca stargli dietro. non avevo ancora dato retta a questo pesce, ma insomma stamattina vederlo lesso, galleggiare perche' lei le ha cambiato l'acqua mettendogli quella calda... insomma mi e' dispiaciuto... anche a lei del resto. vabbe'.
Tuesday, March 23, 2004
la cambogia... la cecenia: rispondo al fratello tarta e colgo l'occasione per un'altra tirata delle mie noiosissime e linguistiche. mauro suttora autore di un discusso libro sui radicali dice una cosa che in qualche modo mi fa riflettere. ci sarebbe in uso in questo ambiente una certa strategia di comunicazione che provocherebbe un certo tipo di 'straniamento'. ossia, la prassi tra i parlanti detentori di un certo tipo di potere sia quella di agire rovesciando regolarmente e senza preavviso i punti di vista, le posizioni politiche e le tesi sostenute per provocare disorientamento. suttora, secondo quanto ho capito, direbbe che tale strategia sarebbe studiata a tavolino. non so se e' cosi', pero', caro tarta, mi sa che nel caso dell'intervista a cui ti riferisci, si trattava solo di una momentanea incertezza. quanto a cio' che sostiene suttora credo di no... che non sia una forma per conservare il potere. forse e' l'effetto di un modo di pensare che va libero per la sua strada, effetto che su persone comuni, come me, e’ difficile da seguire. allora sembra piu' facile vederci la malafede. invece, per me non si tratta di malafede. si tratta che noi non siamo abituati ad un dialogo libero. se davanti a noi uno cambia idea noi ci sentiamo persi. ma in fondo questo e' un pezzo importante della liberta'.
Saturday, March 20, 2004
borghese: cosi'... giusto perche' oggi sono qui in radio da solo e mi lascio andare ai pensieri senza ordine, mi sono ricordato che sentendo un convegno di qualche anno fa, si discuteva sul cosiddetto golpe borghese, sul fatto che fosse una baggianata o no. secondo me non fu solo una messa in scena, e anche secondo altri...
Wednesday, March 17, 2004
nixon: il mio tormento si chiama italia. la prima puntata me la sono persa. pero' mi pare interessante 'sta storia. si vede che c'era attenzione; che si riteneva la situazione italiana difficile. e che si temevano involuzioni pericolose... e come disse cossiga una volta allora magari qualche manovrina per non correre rischi si sarebbe anche potuta fare. oggi sul corriere; ma senti anche il caro cossiga qui a rr.
Tuesday, March 16, 2004
intanto: il pannellone ne ha azzeccata un'altra da oggi (o da prima? boh...) sul jerusalem post on the web c'e' questo sondaggio: israele deve lavorare per entrare nell'ue? pero' il 62% dei consultati li' dice no...
sedna: e' il nome della dea dei mari cara agli eschimesi. ed e' il nome che gli astronomi hanno dato a un sasso che secondo alcuni dovrebbe essere il decimo pianeta del nostro sistema solare. bel nome. me ne andrei li' perche' secondo me brooks sul nyt di oggi ha ragione. pero' non mi voglio intristire. pero' c'ha ragione lui. cioe' questa storia della spagna, sotto l'aspetto politico e' grave perche' invece di una reazione siamo davanti a un leader (parlo di zapatero che mi ricorda zepechegno o come si scrive, protagonsita del film la citta' di dio) che dice vabbe' scherzavamo... andiamo via... mamma mia.
Friday, March 12, 2004
clausewitz: (un po' di teoria a vanvera...) in questi giorni sto leggendo questo straordinario reperto della nostra storia delle idee e delle tecniche. secondo l'autore, a quanto ho capito, ma non ho finito il libro, la guerra servirebbe per indurre il nemico ad accettare la nostra volonta'. tale determinazione dipende per lui sempre da un progetto politico di espansione di uno stato nazionale. le cose di oggi invece non mi sembrano orientate in questo senso. non verrei fare il cornacchione ma nei vari attacchi all'occidente mi sembra di vedere solo una terribile offensiva entropica, che non presuppone alcun progetto. speriamo di sbagliare... in ogni caso per chi ne avesse voglia... il sito su clausewitz
Wednesday, March 10, 2004
togliatti-gramsci: se non mi sbaglio l'anno scorso di questi tempi si parlava di queste cose. strano. ora si riparla di grieco, segretario degli anni bui del pci, gli anni trenta. e franchi sul corriere ritira fuori la storia della fedelta' di grieco al partito, del dissidio tra gramsci e togliatti, e del comportamento di quest'ultimo. a proposito del quale poi sara' alla fine difficile uscire dai luoghi comuni. o eroe, salvatore della patria a salerno ecc. o traditore e addirittura uccisore di gramsci, e mero esecutore dell terrore staliniano.
Monday, March 08, 2004
the bomb: ancora documenti grazie al freedom of information act. stavolta si tratta "della bomba" nelle mani di cina e pakistan. nuovo file su nsa
Friday, March 05, 2004
strano stile: non so chi sia questo geminello alvi pero' mi pare che a naso sia uno che non e' stato antifascista, anzi mi pare un po' nostalgico... e come tutti i nostalgici fasci mi sembra abbia conservato proprio nello stile della scrittura qualche eco di entusiasmi futuristi che poi si sono incupiti con tutte le tragedie causate e vissute dalla loro scelta. inquietante 'sto ritratto del pilota faggioni.
Wednesday, March 03, 2004
la mia risposta a sanremo: desecretati i documenti sull'incontro tra nixon e elvis. tie'... altro che simona ventura.
Tuesday, March 02, 2004
pintor non voleva morire democristiano: esce un libro di ghirelli sui frammenti di una storia ancora da raccontare, cioe' quella della fine della prima repubblica. oggi, anteprima sul corriere
Friday, February 27, 2004
scavando, scavando...: il national security archive ha reso noto recentemente un file audio che e' la registrazione di una telefonata del presidente degli stati uniti nixon con il suo ufficio stampa in cui si incavola perche' allende in cile non e' stato contrastato. interessante... mentre sul corriere si rende conto dei verbali degli incontri di pietro nenni con i dirigenti sovietici, da cui emerge che il leader socialista non solo accetto' di svolgere il ruolo che mosca gli assegnava nella propria strategia imperiale, ma invoco' con successo l'appoggio dell'urss per rovesciare le sorti della lotta interna al psi.
Saturday, February 21, 2004
verdi: let's have a party: cosi' tanto per dire una cattiveria c'e' qui di fianco che parla il famoso cohen-bendit con tutto il suo piglio, ma a me mi pare di essere al festival di sanremo. sono qui da ieri, non ho fatto nemmeno un'intervista sia per pigrizia sia perche' non so cosa chiedere. vanno tutti d'accordo, sono tutti felici. forse la politica per prendere i voti si fa cosi'. sul modello trasmissione televisiva. riflettere... rass. pann.
Thursday, February 19, 2004
la custodia in carcere allo scopo di ottenere confessioni e' un'usanza: oggi ferrara sul foglio sulla morte di pantani dice, isoltato, in un mondo di tromboni assurdi, le poche cose sensate.
Wednesday, February 18, 2004
l'italia "un esempio di laicita' per l'europa": lo dice oggi sul corriere margiotta broglio, ma sinceramente non mi convince. non lo so ma a venti anni dal concordato di craxi, io la cultura laica fatico a trovarla in giro. basta vedere su internet per esempio: provate a cercare qualcosa che riguardi la tradizione del pensiero anticlericale e provate nello stesso tempo a fare il contrario. tra i siti italiani ce ne sono veramente tantissimi che si occupano di temi religiosi in senso ortodosso. cioe' diffondono, cercano di fare proseliti, giustificano e altro. ma a cercarne qualcuno che insulta la chiesa cattolica... boh... saro' io imbranato, ma ne trovo di meno.
Tuesday, February 17, 2004
ossessionati dal padre padrone: mi pare che spesso da queste parti (radicali et similia) ci sia una specie di ossessione verso questo topos, diciamo cosi'. mi spiego. alcuni accusano il pannellone di essere un vecchio padre padrone che usa la sua roba per gestire a mo' di mangiafuoco i suoi burattini standosene a vedere quello che succede. pero' poi mi pare che stanno tutti li' a chiedere la roba di famiglia. come a dire: eh... mio padre e' uno stronzo... non mi vuole lasciare l'azienda di famiglia... eppure io sono cosi' un bravo figlio... ecco. io penso che questa sia una sindrome di chi non e' ancora cresciuto e va rompendo i coglioni in giro a riprodurre schemi di famiglia.
io per me (non e' che voglio essere un esempio... racconto solo la mia storia) con il mio padre padrone - quello vero - ci ho litigato per bene nel 1990. all'epoca, lui craxiano gia' in declino mi infilo' nella ditta di famiglia: fai quello che ho fatto io e vedrai, mi diceva. e cosi' mi ritrovai tra la roba del padre padrone. poi mi accorsi che dovevo distruggere quel rapporto. e ricostruirlo. e cosi' feci. dopo, negli anni che sono seguiti il rapporto sia con la roba che con lui e' cambiato. casomai ogni tanto e' utile chiedere... parlare... ma si tratta di due mondi diversi.
mi pare che qui nessuno fa questo sforzo. cioe' con il padre padrone e' meglio per me un rapporto di amicizia. magari una sera quando si e' bevuto un po' di piu', a tradimento, si potrebbe carpire qualche segreto del mestiere... qualche modo per aprirne un'altra di strada. ma che sia un'altra.
io per me (non e' che voglio essere un esempio... racconto solo la mia storia) con il mio padre padrone - quello vero - ci ho litigato per bene nel 1990. all'epoca, lui craxiano gia' in declino mi infilo' nella ditta di famiglia: fai quello che ho fatto io e vedrai, mi diceva. e cosi' mi ritrovai tra la roba del padre padrone. poi mi accorsi che dovevo distruggere quel rapporto. e ricostruirlo. e cosi' feci. dopo, negli anni che sono seguiti il rapporto sia con la roba che con lui e' cambiato. casomai ogni tanto e' utile chiedere... parlare... ma si tratta di due mondi diversi.
mi pare che qui nessuno fa questo sforzo. cioe' con il padre padrone e' meglio per me un rapporto di amicizia. magari una sera quando si e' bevuto un po' di piu', a tradimento, si potrebbe carpire qualche segreto del mestiere... qualche modo per aprirne un'altra di strada. ma che sia un'altra.
Friday, February 13, 2004
Thursday, February 12, 2004
darwing contro il concordato: le posizioni atee e teistiche sono due aspetti della stessa anima. lo dice oggi sul corriere emanuele severino, interrogato sul significato e sulla necessita' di far sopravvivere una cultura anticlericale nella scivolosa situazione di oggi, con un parlamento dove non c'e' piu' la dc ma che vota una legge (fecondazione assistita)che mi sa che i democristiani stessi non avrebbero avuto il coraggio di portare avanti.
Tuesday, February 10, 2004
la luna e i falo': una serie di inspiegabili incendi sconvolge dalla metà di gennaio il borgo marinaro di canneto, 150 abitanti. sono stati tolti i collegamenti elettrici, ma nelle case, secondo il corriere della sera, continuano a esplodere televisori, frigoriferi, citofoni, a bruciare mobili e sono diventati roventi i tubi dell’acquedotto. esasperati, alcuni abitanti si sono sdraiati sui binari della ferrovia: le loro abitazioni sono state sigillate per le ispezioni. si pensa ad una dispersione di energia elettrica. i carabinieri non escludono una messinscena. "non ho idea di cosa stia succedendo, per ora sono state fatte soltanto una serie di ipotesi, tra cui anche quella del dolo, che e' stata avanzata all'inizio dai carabinieri. io non ho mai pensato all'ipotesi dolosa e credo che sia stata gia' esclusa". il sindaco di caronia, in provincia di messina, pedro spinnato, commenta cosi' i misteriosi incendi che da giorni si verificano a canneto, frazione marittima del comune di caronia. "in questo momento -spiega spinnato- i tecnici delle telefonie mobili stanno effettuando alcune rilevazioni e da due giorni sono state evacuate 39 persone, tutte residenti".
Thursday, February 05, 2004
il filantropo: una strana parola. che non mi piace tanto. in ogni modo. bill gates dice: «il denaro va usato in modo efficace e internet non è una soluzione ai problemi dei paesi poveri». oggi sul corriere.
Wednesday, February 04, 2004
x antonio: che giorni fa mi chiedeva che cosa intendevo con: «caso italia: non credo che qui da noi qualcuno cospiri per far stare zitti radicali o altre forze politiche. sicuramente c'e' la determinazione a non dare spazi a chi puo' conquistare larghi consensi. ma si tratta di atteggiamenti antropologici, e non altro».
allora: non credo che chi ha il potere di farlo si metta li' ad organizzare complotti per impedire ai radicali di raggiungere l'elettorato. credo che chi ha un proprio orto, cosi', antropologicamente, cioe' per atteggiamento automatico, per autodifesa, per istinto animale, per ignoranza, sia portato a difenderlo. questa e' una cosa. ben altra cosa e' credere che qualcuno organizzi complotti contro di noi per non darci spazio. si tratta di vincere quegli istinti e non sconfiggere disegni occulti.
mi sono spiegato? non lo so... ma ci provo.
allora: non credo che chi ha il potere di farlo si metta li' ad organizzare complotti per impedire ai radicali di raggiungere l'elettorato. credo che chi ha un proprio orto, cosi', antropologicamente, cioe' per atteggiamento automatico, per autodifesa, per istinto animale, per ignoranza, sia portato a difenderlo. questa e' una cosa. ben altra cosa e' credere che qualcuno organizzi complotti contro di noi per non darci spazio. si tratta di vincere quegli istinti e non sconfiggere disegni occulti.
mi sono spiegato? non lo so... ma ci provo.
generazioni: sono d'accordo con pannella quando critica questa categoria. molti la usano a sproposito. sicuramente pero' io condivido con la mia generazione alcuni ricordi. certo, il rapporto con i ricordi e' un fatto creativo. dunque uno che ha memoria e' un po' come un artista che ha davanti una serie di elementi e li combina a modo suo. e certe cose mi tornano in mente (vabbe' io non sono un artista ma fa lo stesso) e mi servono a qualcosa. 1989. estate. mi ricordo il molo di talamone. eravamo li' su una barca e compravamo il corriere della sera. la cina e la situazione in urss. e poi facevamo i cazzi nostri. bello. mi ricordo poi il 16 marzo 1978. proprio quel giorno mio padre ritiro' una nuova macchina. una terribile opel manta, blu pastello. ci fermano sul raccordo con i mitra spianati. mio padre dice: abbiamo moro nel bagagliaio: eccolo. poi mi ricordo l'estate del 1987 e la toscana. parlavo con un tizio di sessanta anni che mi diceva: bisogna andare in urss, e' bellissimo case per tutti e divertimento per tutti. il viaggio lo paga il partito. e poi mi ricordo l'estate del 2001 in croazia, dove ho rivisto le macerie di quel mondo e ho cercato di immaginare quello diceva il vecchio comunista toscano. e non ci sono riuscito. mi ricordo pure l'estate del 1993 al circeo. stavamo la sera al king's. un posto con biliardi e videogiochi. e mi ricordo che davanti al flipper di dracula ho pensato per la prima volta che i giudici mi cominciavano a fare schifo e che avevo sbagliato tutto a prendermela anche con mio padre, che era stato craxiano. e mi ricordo i craxiani al circeo nell'estate del 1986, con i nissan patrol e le ragazzine bionde che ci salivano e io con la mia moto honda 125 che a modo mio stavo con loro e come loro. ecco. cosi' giusto per ricordare.
Tuesday, February 03, 2004
antenati: sempre di moda la fissa di cercare avi illustri e compagni di viaggio. se da una parte la cosa puo' essere utile e rassicurante, poi alla fine, per me, la strada bisogna essere capaci di farla da soli. cento anni dalla scomparsa di labriola, oggi sul corriere
Friday, January 30, 2004
il dietrologo2 (ancora autodifesa): non credo alle interpretazioni dietrologiche della storia. non credo nel complottismo e nella teleologia degli avvenimenti. qualche esempio.
caso moro: non credo che dietro le br ci fosse chissa' chi. si trattava di giovani che volevano fare la rivoluzione ed e' andata come e' andata. certo, per chi come me vive a roma e' facile pensare che qualche mestatore di ministeri vari, o militari, si sia messo a pescare nel casino di quei momenti. ma tutto qui.
jfk: non credo al complotto militarista. per resto non ho le idee chiare. ma ci sto lavorando.
caso italia: non credo che qui da noi qualcuno cospiri per far stare zitti radicali o altre forze politiche. sicuramente c'e' la determinazione a non dare spazi a chi puo' conquistare larghi consensi. ma si tratta di atteggiamenti antropologici, e non altro.
caso moro: non credo che dietro le br ci fosse chissa' chi. si trattava di giovani che volevano fare la rivoluzione ed e' andata come e' andata. certo, per chi come me vive a roma e' facile pensare che qualche mestatore di ministeri vari, o militari, si sia messo a pescare nel casino di quei momenti. ma tutto qui.
jfk: non credo al complotto militarista. per resto non ho le idee chiare. ma ci sto lavorando.
caso italia: non credo che qui da noi qualcuno cospiri per far stare zitti radicali o altre forze politiche. sicuramente c'e' la determinazione a non dare spazi a chi puo' conquistare larghi consensi. ma si tratta di atteggiamenti antropologici, e non altro.
Thursday, January 29, 2004
il dietrologo (autodifesa): basta, mo' me so' stufato. vabbe', e' vero che sono permaloso, pero' sto fatto che sarei dietrologo sempre e comunque non mi piace. certo, con il tempo sono divento diffidente. a 20 anni ero piu' capace di fare fiducia alle persone, oggi mi capita spesso di pensare male delle persone, pero' come diceva andreotti, a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. e tuttavia. non mi pare di essere coerente con il pensar male. anzi. parto sempre dal pensar bene di chi mi sta davanti. e fino a prova contraria, penso bene. poi, guardare le cose da punti di vista diversi, secondo me e' istruttivo. l'importante e non innamorarsi delle proprie convinzioni.
Wednesday, January 28, 2004
argentina e la "sporca guerra": grazie al freedom of information act sono online i documenti desecretati (anche se un po' sbianchettati) relativi alla crisi del 1976 e al ruolo di kissinger. pane per denti no global. pero' a leggere bene si capisce che gli americani temevano le guerre civili troppo vicine a loro e dunque non era solo cattiveria quella degli anni settanta. bella roba pure un rumsfield d'annata ma fede m'ha fregato l'idea sul tempo ;-)).
the way of freedom2: come e' andata a finire la storia del giornalista che ha comprato la liberta' di due bambine in cambogia. su nyt oggi.
Friday, January 23, 2004
il corpo della politica: c'era un pezzo veramente interessante sul riformista di oggi che non trovo per linkarlo. mi sa che nel sito di polito bisogna iscriversi. vabbe'. in ogni caso si tratta di un discorso sui corpi nella storia della politica italiana. si parte da mazzini e l'episodio dell'esposizione della sua salma, poi si arriva al corpo di garibaldi e ovviamente a quel cortocircuito di corpo, esposizione del corpo e animalita' che fu piazzale loreto. il berlusca, conscio che il corpo fa ed e' politica, si e' rifatto "piu' nuovo che pria". peccato che sul riformista non si parli di pannella e della sua politica del corpo. e' una dimenticanza, l'articolista non ne sa niente oppure si tratta di una scelta voluta? boh....
Thursday, January 22, 2004
usa and europe: tempo fa mi divertivo a prendere in giro quelli che si appassionavano a discutere di problemi internazionali. a me sembrava piu' bello interessarsi di fatti piu' vicini e tangibili. non ho cambiato proprio idea, pero' certe cose sono interessanti. tipo questa, su herald tribune di oggi. stati uniti d'europa e america? a che punto siamo?
Wednesday, January 21, 2004
Tuesday, January 20, 2004
lite nel centrodestra sulle riforme: ogni volta che la lega tira fuori la testa sulle menate federalistiche ecco che arrivano i salvatori dell'unita' nazionale. a parte fede che linka il riformista, c'e' pure ce' che ieri diceva cose divertenti.
Monday, January 19, 2004
Friday, January 09, 2004
povero moravia: ieri adri si incazzava perchè moravia dopo le leggi razziali fece una "supplica" a mussolini, ché aveva paura di finire fuori da tutto e da tutti. io non so, ma con il senno del poi 'so boni tutti (come si dice a roma) a dire: ah che vigliaccata... ah che orrore, ha pregato i fascisti ecc. pero' se ci dessimo un occhiata su dove direzioniamo le punte delle nostre scarpe oggi, non vedo tante differenze. un solo esempio: quante volte si vedono personaggi prendere sotto il braccio grandi battaglie, politiche e non, giusto per farsi vedere dalla professoressa? del tipo: prof. prof. guardi, ho finito prima di tutti, ma poi se vai a vedere il merito della cosa, della battaglia o altro, tanti saluti.
Wednesday, January 07, 2004
figli illustri: fosse che non fosse che il revisionismo storico serva a fare spazio a figli che si sono sentiti poco illustri e oggi ne approfittano per darsi un po' di credito? non mi piace mica tanto 'sta cosa... oggi sul corriere il figlio di bottai e il figlio di orio vergani, della cricca di ciano.
Sunday, December 28, 2003
teory: (altra cosa noiosa, ma 'sto periodo mi viene cosi') anni fa, una decina per l'esattezza, tra gli studiosi di linguaggio c'era la moda del decostruzionismo. si trattava di svalvolati from usa che, ereditando il salvabile della scuola di francoforte, dicevano (più o meno) che nei codici linguistici e culturali esiste sempre il riferimento a un insieme di regole, legate tra loro in un sistema coerente, che loro chiamavano teory. di qui poi alcuni di questi decostruzionisti scivolavano inesorabilmente verso il relativismo culturale. tuttavia il fatto del riferimento ad una teory è un fenomeno che si vede quasi sempre. i religiosi hanno la loro teory, i terroristi la loro. ognuno se ne va in giro con la sua teory sotto il braccio, che crede migliore. bisognerà fare allora una minima teoryca?
Tuesday, December 23, 2003
pansa pera e mieli: l'ho già detto. a me non mi pare rivoluzionario il libro di pansa sul dopo 25 aprile. anzi ci ho letto un tentativo, seppure vago, di addossare la colpa degli eccidi ai cosiddetti partigiani dell'ultima ora. ascoltare per farsi un'idea.
Thursday, December 18, 2003
de lorenzo come de gaulle: quagliariello nel suo libro dice che per l'italia sarebbe stato meglio un destino alla francese con dei partiti leggeri e una presidenza alla de gaulle. certo pero' che a parigi non avevano avuto un mussolini e non avevano negli anni sessanta un pci con milioni di voti. ma... in ogni caso oggi sul corriere si dice qualcosa in più sui giorni della sciabole: 1964, de lorenzo e dintorni.
Tuesday, December 16, 2003
il diario di orville wright: cosi' orville wright, il primo aviatore della storia, racconto' nel suo diario la giornata del 17 dicembre 1903:
quando ci svegliammo soffiava da nord un vento fra le 20 e le 25 miglia. tirammo fuori la macchina molto presto ed esponemmo il segnale per gli uomini della stazione. prima che fossimo pronti arrivarono john t. daniels, w. s. dough, a. d. etheridge, w. c. brinkley di manteo e johnny moore di nags head. dopo aver fatto girare per alcuni minuti il motore e le eliche per riscaldarli, salii sulla macchina alle 10:35 per il primo tentativo. il vento, secondo i nostri anemometri in quel momento, stava soffiando a poco pi� di 20 miglia, a 27 secondo gli anemometri statali di kitty hawk. mollata la fune la macchina parti' accelerando probabilmente fino a 7 o 8 miglia di velocit�. la macchina si sollevo' dal carrello proprio quando giunse alla quarta traversa. il signor daniels fece una fotografia nel momento in ci lasciava i binari. trovai il controllo dell'equilibratore piuttosto difficile a causa del suo bilanciamento troppo vicino al centro, avendo percio' la tendenza a ruotare quando azionato, cosicch� si gir? troppo da una parte e poi troppo dall'altra. di conseguenza la macchina si sollevo' improvvisamente a circa 10 piedi e poi altrettanto improvvisamente, ruotando l'equilibratore, si diresse verso terra. un'improvvisa caduta quando era a circa 100 piedi dal termine dei binari mise fine al volo. tempo di circa 12 secondi (non conosciuto con sicurezza perch� l'orologio non fu immediatamente fermato). la leva per togliere motore si ruppe, e il pattino sotto il timone s'incrino'. dopo le riparazioni, alle 11 e 20 will fece il secondo tentativo. il percorso fu pressapoco come il mio, su e gi� ma un po' pi� lungo in volo sebbene circa lo stesso come tempo. distanza non misurata ma circa 175 piedi. velocit� del vento certamente non cosi' forte. con l'aiuto degli uomini della stazione presenti, sollevammo la macchina e la riportammo al punto di partenza. alle 12 meno 20 feci il terzo tentativo. quando fui pi� o meno alla stessa distanza di will, incappai in una raffica di vento che sollevo' l'ala sinistra e devio' energicamente verso destra la macchina. immediatamente ruotai l'equilibratore per far scendere la macchina e poi agii sui controlli d'estremit�. con nostra grande sorpresa, l'ala sinistra colpi' terra per prima, rivelando che il controllo laterale di questa macchina era molto pi� efficace di quello di qualsiasi altra nostra precedente. al momento della sua deviazione si era alzata ad un'altezza probabilmente fra i 12 e 14 piedi. alle 12 in punto will inizio' il quarto ed ultimo viaggio. la macchina parti' con le sue salite e discese come aveva fatto precedentemente, ma dopo aver percorso trecento o quattrocento piedi la controllava molto meglio, e faceva un percorso abbastanza rettilineo. procedette in questo modo finch� raggiunse un piccolo rilievo che distava circa 800 piedi dal punto di partenza, ed allora inizio' nuovamente il suo beccheggio e precipit? improvvisamente al suolo. l'equilibratore si ruppe malamente, ma la struttura principale non ebbe assolutamente danni. la distanza sul terreno fu di 852 piedi in 59 secondi. il regime di rotazione del motore era 1071, ma cio' comprende parecchi secondi quand'era ancora al punto di partenza e probabilmente mezzo secondo dopo l'atterraggio. l'urto dell'atterraggio riazzero' lo strumento sulla macchina cosicch� non abbiamo un'esatta registrazione per i 1071 giri. will fece una fotografia del mio terzo volo proprio prima che la raffica colpisse la macchina. la macchina lascio' con successo le guide di scorrimento ad ogni tentativo, e la coda non si impiglio' mai nel carrello come avevamo temuto.
dopo aver tolto il timone anteriore, riportammo la macchina verso la baracca. appoggiammo la macchina a pochi piedi dal lato occidentale dell'edificio, e mentre eravamo in piedi a discutere dell'ultimo volo, un'improvvisa raffica di vento colpi' la macchina ed inizio' a rovesciarla. corremmo tutti per fermarla. will che era vicino ad un'estremit� corse sul davanti, ma troppo tardi per combinare qualcosa di buono. il signor daniels ed io afferrammo i longheroni dietro, ma senza risultati. la macchina si rovescio' gradualmente su di noi. il signor daniels, che non aveva esperienza nel maneggiare una macchina di questo tipo, si aggrappo' ad essa dall'interno e di conseguenza fu rovesciato e ribaltato continuamente con essa. la sua salvezza fu miracolosa, dato che era insieme al motore e alle catene. i supporti del motore erano tutti staccati, le guide delle catene malamente piegate, parecchi montanti, e quasi tutte le estremit� delle centine erano spezzate. si ruppe un solo longherone.
quando ci svegliammo soffiava da nord un vento fra le 20 e le 25 miglia. tirammo fuori la macchina molto presto ed esponemmo il segnale per gli uomini della stazione. prima che fossimo pronti arrivarono john t. daniels, w. s. dough, a. d. etheridge, w. c. brinkley di manteo e johnny moore di nags head. dopo aver fatto girare per alcuni minuti il motore e le eliche per riscaldarli, salii sulla macchina alle 10:35 per il primo tentativo. il vento, secondo i nostri anemometri in quel momento, stava soffiando a poco pi� di 20 miglia, a 27 secondo gli anemometri statali di kitty hawk. mollata la fune la macchina parti' accelerando probabilmente fino a 7 o 8 miglia di velocit�. la macchina si sollevo' dal carrello proprio quando giunse alla quarta traversa. il signor daniels fece una fotografia nel momento in ci lasciava i binari. trovai il controllo dell'equilibratore piuttosto difficile a causa del suo bilanciamento troppo vicino al centro, avendo percio' la tendenza a ruotare quando azionato, cosicch� si gir? troppo da una parte e poi troppo dall'altra. di conseguenza la macchina si sollevo' improvvisamente a circa 10 piedi e poi altrettanto improvvisamente, ruotando l'equilibratore, si diresse verso terra. un'improvvisa caduta quando era a circa 100 piedi dal termine dei binari mise fine al volo. tempo di circa 12 secondi (non conosciuto con sicurezza perch� l'orologio non fu immediatamente fermato). la leva per togliere motore si ruppe, e il pattino sotto il timone s'incrino'. dopo le riparazioni, alle 11 e 20 will fece il secondo tentativo. il percorso fu pressapoco come il mio, su e gi� ma un po' pi� lungo in volo sebbene circa lo stesso come tempo. distanza non misurata ma circa 175 piedi. velocit� del vento certamente non cosi' forte. con l'aiuto degli uomini della stazione presenti, sollevammo la macchina e la riportammo al punto di partenza. alle 12 meno 20 feci il terzo tentativo. quando fui pi� o meno alla stessa distanza di will, incappai in una raffica di vento che sollevo' l'ala sinistra e devio' energicamente verso destra la macchina. immediatamente ruotai l'equilibratore per far scendere la macchina e poi agii sui controlli d'estremit�. con nostra grande sorpresa, l'ala sinistra colpi' terra per prima, rivelando che il controllo laterale di questa macchina era molto pi� efficace di quello di qualsiasi altra nostra precedente. al momento della sua deviazione si era alzata ad un'altezza probabilmente fra i 12 e 14 piedi. alle 12 in punto will inizio' il quarto ed ultimo viaggio. la macchina parti' con le sue salite e discese come aveva fatto precedentemente, ma dopo aver percorso trecento o quattrocento piedi la controllava molto meglio, e faceva un percorso abbastanza rettilineo. procedette in questo modo finch� raggiunse un piccolo rilievo che distava circa 800 piedi dal punto di partenza, ed allora inizio' nuovamente il suo beccheggio e precipit? improvvisamente al suolo. l'equilibratore si ruppe malamente, ma la struttura principale non ebbe assolutamente danni. la distanza sul terreno fu di 852 piedi in 59 secondi. il regime di rotazione del motore era 1071, ma cio' comprende parecchi secondi quand'era ancora al punto di partenza e probabilmente mezzo secondo dopo l'atterraggio. l'urto dell'atterraggio riazzero' lo strumento sulla macchina cosicch� non abbiamo un'esatta registrazione per i 1071 giri. will fece una fotografia del mio terzo volo proprio prima che la raffica colpisse la macchina. la macchina lascio' con successo le guide di scorrimento ad ogni tentativo, e la coda non si impiglio' mai nel carrello come avevamo temuto.
dopo aver tolto il timone anteriore, riportammo la macchina verso la baracca. appoggiammo la macchina a pochi piedi dal lato occidentale dell'edificio, e mentre eravamo in piedi a discutere dell'ultimo volo, un'improvvisa raffica di vento colpi' la macchina ed inizio' a rovesciarla. corremmo tutti per fermarla. will che era vicino ad un'estremit� corse sul davanti, ma troppo tardi per combinare qualcosa di buono. il signor daniels ed io afferrammo i longheroni dietro, ma senza risultati. la macchina si rovescio' gradualmente su di noi. il signor daniels, che non aveva esperienza nel maneggiare una macchina di questo tipo, si aggrappo' ad essa dall'interno e di conseguenza fu rovesciato e ribaltato continuamente con essa. la sua salvezza fu miracolosa, dato che era insieme al motore e alle catene. i supporti del motore erano tutti staccati, le guide delle catene malamente piegate, parecchi montanti, e quasi tutte le estremit� delle centine erano spezzate. si ruppe un solo longherone.
Thursday, December 11, 2003
riusciva a farsi leggere: questo era il problema che gli storici avevano con montanelli. ricordato oggi da russo su il corriere
Tuesday, December 09, 2003
relativismo: io per natura ci sono portato. cio�, mi � sempre piaciuto cercare di vedere le cose da punti diversi e spesso mi capita di assumere un punto di vista in contraddizione ad un altro pur di riuscire a fare 'sta cosa.
questo probabilmente comporta il vizio di essere troppo spostato sull'idea del relativismo e magari spesso mi dimentico che � pure necessario mantenere un ancoraggio diciamo pure morale, anche se per me � un parolone.
c'� n'� di strada pero' da quei minima moralia (mi piace l'espressione ma non l'autore) al fatto per esempio di andarsene in giro con un'idea sotto il braccio e dire a tutti: � quella giusta! non ci credete? porco giuda, spacco tutto!
questo probabilmente comporta il vizio di essere troppo spostato sull'idea del relativismo e magari spesso mi dimentico che � pure necessario mantenere un ancoraggio diciamo pure morale, anche se per me � un parolone.
c'� n'� di strada pero' da quei minima moralia (mi piace l'espressione ma non l'autore) al fatto per esempio di andarsene in giro con un'idea sotto il braccio e dire a tutti: � quella giusta! non ci credete? porco giuda, spacco tutto!
Thursday, December 04, 2003
il consigliere militare del governo: �non si pu� pensare di gestire una situazione di emergenza come questa con leggi ordinarie. per garantire la sicurezza dei cittadini � necessario rinunciare ad alcuni diritti e privilegi�. cos� parla il generale leonardo tricarico, consigliere militare di palazzo chigi. in un�intervista al corriere della sera , tricarico spiega che �la nostra legislazione prevede norme che regolano il "tempo di pace", ma che spesso si rivelano inadatte per fronteggiare situazioni di crisi. quella contro il terrorismo � una guerra e come tale va combattuta�. tra le norme da modificare, �il diritto alla riservatezza. esistono dei casi in cui per tutelare la privacy del singolo ci si trova nell�impossibilit� di svolgere una efficace attivit� di prevenzione�.
ecco. oggi sul corriere. io tutta l'intervista non l'ho letta per� la cosa mi sembra un po' cosi'... e mi ricorda cose di qualche anno fa.
ecco. oggi sul corriere. io tutta l'intervista non l'ho letta per� la cosa mi sembra un po' cosi'... e mi ricorda cose di qualche anno fa.
Sunday, November 30, 2003
permaloso2: (autocoscienza) non so se ho ancora parlato dell'altro mio terribile difetto: ma mi sa di si'. in ogni caso ci torno, cosi' approfitto per fare un po' di autocoscienza, appunto. ebbene oltre ad essere permaloso sono pure saccente. � vero, non c'� niente da fare. del resto si vede pure qui, no? con tutte le mie menate: e la filosofia del linguaggio, la storia, i fascisti, i comunisti, che palle... e vabb�, pazienza.
la cosa che mi dispiace � che ho fatto il saccente per discutere di una cosa che ci terrei a spiegare bene. l'altra sera in occasione del compleanno di gaia mi sono ritrovato con il solito manipolo di radicali a discutere di un'iniziativa che io non condivido prorpio, ossia quella della promozione dell'esperanto. e purtroppo in quella occasione non sono riuscito, un po' per il casino, eravamo tutti pi� o meno brilli, a spiegare le mie ragioni.
le spiego qui. inquietanti (come direbbe d'alema) sono le ragioni che muovono i cosiddetti esperantisti. cio�: occorre comunicare facilmente, ci sono dei concetti che stanno li' e non aspettano altro che essere comunicati: quello che dobbiamo fare noi � semplicemente prendere dei bigliettini, che siano tutti uguali per almeno tutti gli europei, e scambiarceli.
ecco. io sono saccente e non sono riuscito a contestare questa idea. pero' a me mi pare un'idea quanto meno di marca positivistica. io non credo proprio che il problema del linguaggio si risolva con i bigliettini. esiste certo una parte della comunicazione che � convenzionale: passami il martello; oppure: dammi l'acqua. ecc. ma si tratta di una dimensione veramente minima del linguaggio.
io credo che chi promuove questa idea non si rende conto che essa contiene una grossolana semplificazione. invece non c'� alcun problema ad ammettere che la lingua fa parte di quelli che sono i flussi di egemonizzazione politica di una cultura su un'altra. e per me non � un problema accettare oggi quell'inglese, maccheronico, usato in modo scorretto, distorto, ma comunque adottato liberamente dai parlanti.
si tratta di una scelta che comunque � libera ed � anche creativa. nessuno ricorda la transizione dal latino all'italiano qui da noi? bene, allora l'inglese storpiato di oggi potr� essere il "volgare" del domani. e pace a tutti i falsi puristi e agli eredi delle rivoluzioni culturali cinesi.
la cosa che mi dispiace � che ho fatto il saccente per discutere di una cosa che ci terrei a spiegare bene. l'altra sera in occasione del compleanno di gaia mi sono ritrovato con il solito manipolo di radicali a discutere di un'iniziativa che io non condivido prorpio, ossia quella della promozione dell'esperanto. e purtroppo in quella occasione non sono riuscito, un po' per il casino, eravamo tutti pi� o meno brilli, a spiegare le mie ragioni.
le spiego qui. inquietanti (come direbbe d'alema) sono le ragioni che muovono i cosiddetti esperantisti. cio�: occorre comunicare facilmente, ci sono dei concetti che stanno li' e non aspettano altro che essere comunicati: quello che dobbiamo fare noi � semplicemente prendere dei bigliettini, che siano tutti uguali per almeno tutti gli europei, e scambiarceli.
ecco. io sono saccente e non sono riuscito a contestare questa idea. pero' a me mi pare un'idea quanto meno di marca positivistica. io non credo proprio che il problema del linguaggio si risolva con i bigliettini. esiste certo una parte della comunicazione che � convenzionale: passami il martello; oppure: dammi l'acqua. ecc. ma si tratta di una dimensione veramente minima del linguaggio.
io credo che chi promuove questa idea non si rende conto che essa contiene una grossolana semplificazione. invece non c'� alcun problema ad ammettere che la lingua fa parte di quelli che sono i flussi di egemonizzazione politica di una cultura su un'altra. e per me non � un problema accettare oggi quell'inglese, maccheronico, usato in modo scorretto, distorto, ma comunque adottato liberamente dai parlanti.
si tratta di una scelta che comunque � libera ed � anche creativa. nessuno ricorda la transizione dal latino all'italiano qui da noi? bene, allora l'inglese storpiato di oggi potr� essere il "volgare" del domani. e pace a tutti i falsi puristi e agli eredi delle rivoluzioni culturali cinesi.
Saturday, November 29, 2003
regionalita': non c'� niente da fare. la filosofia del linguaggio � una grande materia. solo che produce in chi la pratica l'illusione e la malattia di potersene servire sempre. io, che da dilettante frequento questa ed altre discipline, ne sono cronicamente affetto. e vabb�. pero': parlavo di fascisti di salo'. il concetto di regionalita' c'entra. questo concetto, in parole povere, ti spiega che in un discorso ci sono aree di coerenza e aree in cui la coerenza trovata da una parte poi si perde, per sfumarsi poi via via nell�indeterminatezza. (indeterminazione... forse � meglio!!)
Wednesday, November 26, 2003
salo': anche fini molla i disperati di salo'. quei giovani che avevano deciso di rimanere fedeli al patto con i tedeschi e ne condivisero il destino. a me che non mi interessa il futuro politico di fini pero' mi piacerebbe capire meglio quel momento. un momento cruciale con l'italia divisa in due, presa nella morsa della guerra civile fino alla �resa dei conti� dell'aprile 1945.
Wednesday, November 19, 2003
socialisti e dintorni: allora, prima di tutto chiedo scusa per l'assenza ai miei affezionatissimi ma in questi giorni ho avuto poca voglia di venire da queste parti. ci torno dopo aver seguito l'altro giorno un incontro organizzato da d'alema sul psi di craxi. la cosa bella � che per una volta ci sono state voci anche dissonanti e gli ex craxiani mi sono sembrati tutt'altro che rassegnati. io che sono figlio di un craxiano puro anni ottanta, andato in malora nei novanta, mi sono divertito parecchio.
la cosa che mi � piaciuta di pi� � stata una storiella che ha raccontato formica, ma non so se � capito bene. cio� lui, citando gli scritti di tato', sarebbe convito che la cosiddetta fermezza del pci durante il sequestro moro, sarebbe stata sfruttata dal pci per cercare di mettere in crisi la dc. dunque un blocco voluto delle istituzioni? ma...
la cosa che mi � piaciuta di pi� � stata una storiella che ha raccontato formica, ma non so se � capito bene. cio� lui, citando gli scritti di tato', sarebbe convito che la cosiddetta fermezza del pci durante il sequestro moro, sarebbe stata sfruttata dal pci per cercare di mettere in crisi la dc. dunque un blocco voluto delle istituzioni? ma...
Wednesday, November 12, 2003
non mi passa di mente: quel giorno. e da quel giorno ho voluto capirci di pi� di volo, di aerei, di manovre aeree ed altro. sono andato in fissa a tal punto che mi sono appassionato e se ci riesco predero' anche un brevetto di volo. oggi mi � stato segnalato un sito che mi ha fatto rivivere quel giorno. si tratta di sonicmemorial.org
Monday, November 10, 2003
un popolo di contemporanei: vabb�, al corriere stanno facendosi un po' di pubblicit� per vendere la storia di montanelli. pero' sono interessanti certe cose che vengono fuori cosi'... vendendo, vendendo... sul corriere di oggi.
Tuesday, November 04, 2003
esercizio del potere 2: mi chiedo perch� le persone si spaventano del fatto che uno che ha costruito una cosa con le sue mani, ne � proprietario, la difende poi in tutti i modi. mi spiego. sto parlando del congresso dei radicali al quale ho partecipato. molti si sono (mi sembra) indignati perch� il pannellone ha stroncato un neocandidato per conservare gli equilibri attuali che lo vedono leader incontrastato. sicuramente il modo che ha usato a me non piace. troppo aggressivo, incazzato... boh... per? se quella � la storia di una vita politica e non una vita fatta per costruire un partito, ma un partito fatto per fare vita politica, che c'� di male a difenderlo con i denti?
Tuesday, October 28, 2003
crocifissi from usa: ricevo e posto integralmente il messaggio che il mio amico giacomino from usa mi ha lasciato piu' sotto che mi pare degno della prima fila.
ehil� michele. mi rifaccio vivo sul tuo blog dopo un po'. e ti racconto una storiella americana. cosi' non ti senti solo nel tuo straniamento. tra qualche mese la corte suprema si esprimer� su una sentenza di una corte federale che ha recentemente accolto la richiesta di un genitore che pretendeva che la figlia a scuola non fosse costretta a recitare o comunque ascoltare in classe il cosiddetto pledge of allegiance. nel pledge of allegiance c'� una frase, introdotta negli anni 50, in piena guerra fredda, che contiene due paroline controverse. recita la preghierina civile americana: "i pledge allegiance to the flag of the united states of america and to the republic for which it stands, one nation under god, indivisible..." appunto, "under god." e sorvolo sul fatto che 'sta robba sia recitata in classe, perch� ci sarebbero a occhio e croce tre-quattro libri da scrivere sull'argomento. pero' mi chiedo, come fai tu, che c'� di strano a desiderare una scuola laica. per molti, e non solo in italia, c'� qualcosa di strano.
ehil� michele. mi rifaccio vivo sul tuo blog dopo un po'. e ti racconto una storiella americana. cosi' non ti senti solo nel tuo straniamento. tra qualche mese la corte suprema si esprimer� su una sentenza di una corte federale che ha recentemente accolto la richiesta di un genitore che pretendeva che la figlia a scuola non fosse costretta a recitare o comunque ascoltare in classe il cosiddetto pledge of allegiance. nel pledge of allegiance c'� una frase, introdotta negli anni 50, in piena guerra fredda, che contiene due paroline controverse. recita la preghierina civile americana: "i pledge allegiance to the flag of the united states of america and to the republic for which it stands, one nation under god, indivisible..." appunto, "under god." e sorvolo sul fatto che 'sta robba sia recitata in classe, perch� ci sarebbero a occhio e croce tre-quattro libri da scrivere sull'argomento. pero' mi chiedo, come fai tu, che c'� di strano a desiderare una scuola laica. per molti, e non solo in italia, c'� qualcosa di strano.
Monday, October 27, 2003
scoop dietrologico: critica sinistra da sinistra alla storiografia di sinistra. a roma c'� stato il secondo salone del libro storico e quest'anno si � parlato anche di guerra civile, vincitori e vinti e ragioni dei vinti. tra le tante cose veramente interessanti dette (di cui ho sentito non tutto) uno dei dati emersi ultimamente � quello sull'operato del togiatti guardasigilli. tra le altre cose fu sua l'apertura ai cosiddetti ragazzi di salo' e a tutta la classe dirigente del sindacato fascista. classe dirigente che come dice giuseppe parlato conflui' in blocco nella cgil. questo spiegherebbe un certo modo di vivere la poilitica da parte di questo sindacato. del resto l'operazione fu necessaria perche', sempre secondo parlato, solo questa gente sapeva gestire quel rapporto che per il fascismo fu vitale tra vita quotidiana delle persone e consenso al regime.
ziggy stardust: era il titolo di una bella canzone di david bowie. la parola che mi viene in mente quando penso a questa canzone(me lo suggerisce anche fede) � straniamento. � la stessa cosa che ho provato ieri quando mi ha telefonato il caporedattore del giornale dell'aquila "il centro" per dirmi "corri miche' vai sotto casa di questo magistrato della sentenza del crocifisso e intervistalo". ovviamente sono arrivato buon ultimo e il magistrato se l'era data a gambe dalla mattina. io per me, che da un bel po' di tempo sto in zone radicali (parlo di partito radicale e radio radicale), sono caduto dalle nuvole. che c'� di strano in quella sentenza? boh... io staro' su marte, perche' appresso ai radicali finiro' per credere di vivere in un paese normale, come dice d'alema, pero'... mi sembrano incomprensibili l'indignazione dei politici e le altre reazioni...
Wednesday, October 22, 2003
doping e proibizionismo: vecchia storia questa ma a me mi sta a cuore. allora dico questo: che secondo me oggi molta di quella umanit� dalla mentalit� terrorizzante terrorizzata e moralistica e ottusa che anni fa "lottava contro la droga" oggi lotta contro il doping nello sport. io vorrei la legalizzazione completa del doping che tra l'altro gi� c'�. molti infatti non sanno che esistono tabelle che vengono aggiornate periodicamente dai medici dello sport dei comitati olimpici sulle sostanze ammesse. e oggi creatina, aminoacidi e alcuni stimolanti sono del tutto leciti e ritenuti non pericolosi. alcuni di essi vengono consigliati anche per la cura di alcune patologie. ovviamente � necessario evitare gli abusi e controllare le nuove sostanze che girano. ma perch� poi appena � possibile si ritira fuori questa storia...
Tuesday, October 21, 2003
severino martelli: penso a lui ogni tanto. voi (miei numerosissimi e appassionatissimi lettori) vi chiederete di chi parlo. si tratta di un personaggio probabilmente fittizio che frequenta il forum di radicali.it con il quale ogni tanto ho qualche scambio di battute. penso a lui dicevo perch� star� gi� ridendo di me da giorni. da quando cio� ho scritto qui di dare retta al pansa dell'ultimo libro. lui penser�: questo � il solito fesso. non si rende conto che quel libro �, come si dice a roma, una sola.
infatti. me ne rendo conto dopo, pero'. � una sola perch�, almeno secondo me, e forse secondo severino, � un tentativo di piegare il revisionismo storico di moda oggi verso il partito-scalfari. cio�: i partigiani erano buoni, ma spesso nei giorni immadiatamente successivi alla liberazione non riuscirono a controllare la situazione e i massacri si dovettero per lo pi� a persone non vicine all'organizzazione del cln. questa mi sembra la tesi.
infatti. me ne rendo conto dopo, pero'. � una sola perch�, almeno secondo me, e forse secondo severino, � un tentativo di piegare il revisionismo storico di moda oggi verso il partito-scalfari. cio�: i partigiani erano buoni, ma spesso nei giorni immadiatamente successivi alla liberazione non riuscirono a controllare la situazione e i massacri si dovettero per lo pi� a persone non vicine all'organizzazione del cln. questa mi sembra la tesi.
Thursday, October 16, 2003
calvi per tutte le stagioni: hanno chiesto nei giorni scorsi al boss della camorra luigi giuliano: � a conoscenza di finanziamenti erogati da calvi a societ� del gruppo fininvest? ha conosciuto pazienza? sa quali rapporti intercorrevano tra pazienza e marcello dell�utri? leggi bianconi sul corriere.
Wednesday, October 15, 2003
il permaloso: questo � l'appellativo con cui spesso i miei amici, quelli che mi conosco meglio, mi additano quando me ne esco con le mie teorie un po' troppo tirate su interpretazioni dietrologiche ed intuitive dei fatti che osservo. e pero', come dice bordin... ho cominciato a leggere il libro di pansa di cui parlavo ieri e mi � venuta un'idea. pansa fa un bel lavoro di ricostruzione di fatti rimossi dalla storiografia ufficiale dei vincitori, pero' i vinti mi pare che spesso vengano uccisi dai partigiani finti, come li chiama lui. cio� quelli della venticinquesima ora, quelli usciti dalla massa silenziosa di sessantottarda memoria. ma invece non mi pare che sia proprio cosi'... si tratta di rimozione o altro?
Tuesday, October 14, 2003
�per me la revisione storica - purche' onesta (ed � il caso di pansa) - � sempre la benvenuta�: lo dice oggi mieli sul corriere. e sono gi� un paio di giorni che � iniziata la polemica sul nuovo libro di giampaolo pansa dal titolo "Il sangue dei vinti" che racconta delle atrocita' subite, dopo il 25 aprile del 1945, da molti fascisti ma anche da un buon numero di non fascisti. e mieli nota un fatto importante. che nella sinistra italiana esiste uno strano riflesso, secondo me legato in modo inconsapevole all'eredita' stalinista, che porta molti esponenti ad indignarsi e a chiedere il silenzio quando si parla di certe cose. esiste il tabu'. si parla di quello di cui si deve parlare, ma per esempio di morti di salo' non si parla. ancora arriva l'onda lunga degli "uomini e no" di vittorini. i partigiani uomini, gli altri no. si attendono nei prossimi giorni indignazioni illustri e richieste di censura. sono sicuro che non mancheranno. auguri.
Monday, October 13, 2003
non si capisce: non si capisce perch� alla rai hanno realizzato un'intervista a priebke e poi decidono di non mandarla in onda. si teme l'indignazione di molti. e per carita� l'indignazione di molti davanti alle cose che pu? raccontare quell'uomo � lecita. ma sentire le sue parole puo' essere importante. e poi finche� si tratta di parole, lasciamole girare liberamente... o no?
Thursday, October 09, 2003
la sinistra, visti i muscoli, crede che schwarzy sia un destro becero. un pezzo di qualche giorno fa sul foglio ma mi interessa dato che sono un candidato e anche un palestrato. nei prossimi giorni vi spieghero' meglio.
la sinistra con i paraocchi soffre della sindrome di taricone. quando il fantastico concorrente del primo grande fratello apparve nel reality show da disprezzare a prescindere, divent? la vittima sacrificale degli intellettuali radical chic e delle madamine: tutti quei muscoli, che orrore! e come tratta male la fidanzatina, signora mia! con quell�orribile accento casertano, poi. la sinistra salottiera era certa che il palestrato-macho-del-sud fosse un bullo di periferia. era perfetto per il ruolo. ma i bulli erano loro e taricone un ragazzo intelligente, cosa poi riconosciuta anche da umberto eco. lo stesso � capitato con arnold schwarzenegger, palestrato, molestatore sessuale, con deprecabile cadenza crucca e protagonista del reality show per eccellenza, cio� di una campagna elettorale per sostituire il governatore della california. il manifesto ha scritto che il recall � �una prova di tirannia dal basso�. altri hanno parlato di circo, di farsa e di tutti i luoghi comuni possibili vista la candidatura di uno che al cinema interpreta terminator. ma sono loro che vivono di celluloide, � a loro che il popcorn � andato di traverso: in california non c�� mai stata tanta partecipazione ed entusiasmo. e schwarzy in kennedy, nonostante i pettorali, non � l�emblema della destra becera e bellicosa, sar� un governatore liberal sui diritti e sui temi sociali, dell�ambiente, del porto d�armi. la sfida alla vecchia sinistra � lanciata. anche l�establishment repubblicano, gi� colpito dall�idealismo disilluso dei neocon, � in crisi. ma almeno se ne � accorto.
la sinistra con i paraocchi soffre della sindrome di taricone. quando il fantastico concorrente del primo grande fratello apparve nel reality show da disprezzare a prescindere, divent? la vittima sacrificale degli intellettuali radical chic e delle madamine: tutti quei muscoli, che orrore! e come tratta male la fidanzatina, signora mia! con quell�orribile accento casertano, poi. la sinistra salottiera era certa che il palestrato-macho-del-sud fosse un bullo di periferia. era perfetto per il ruolo. ma i bulli erano loro e taricone un ragazzo intelligente, cosa poi riconosciuta anche da umberto eco. lo stesso � capitato con arnold schwarzenegger, palestrato, molestatore sessuale, con deprecabile cadenza crucca e protagonista del reality show per eccellenza, cio� di una campagna elettorale per sostituire il governatore della california. il manifesto ha scritto che il recall � �una prova di tirannia dal basso�. altri hanno parlato di circo, di farsa e di tutti i luoghi comuni possibili vista la candidatura di uno che al cinema interpreta terminator. ma sono loro che vivono di celluloide, � a loro che il popcorn � andato di traverso: in california non c�� mai stata tanta partecipazione ed entusiasmo. e schwarzy in kennedy, nonostante i pettorali, non � l�emblema della destra becera e bellicosa, sar� un governatore liberal sui diritti e sui temi sociali, dell�ambiente, del porto d�armi. la sfida alla vecchia sinistra � lanciata. anche l�establishment repubblicano, gi� colpito dall�idealismo disilluso dei neocon, � in crisi. ma almeno se ne � accorto.
Wednesday, October 08, 2003
per chiarire: stamattina ho letto una recensione sul film buongiorno notte che mi ha fatto questo effetto. cio� mi sembrava di leggere un testo scritto da qualcuno che invece di cercare di comunicare qualcosa si sforzava in tutti i modi di sfoggiare la propria cultura. che poi non mi sembra neanche cos� enciclopedica. di chi si tratta? di un radicale non noto ai piu'.
i mandarini: da bambino mia madre mi mando� al conservatorio. li' si verificava un fenomeno strano che poi ho rivisto un po' dovunque. alla fine del primo anno a stento si sapevano le scale maggiori e minori. e tutti li' ad andare su e giu' a non finire. i pi� audaci subito provavano a cimentarsi con il jazz credendo che la storia di quella musica fosse tutta li'. ma poi quelli che riuscivano ad andare avanti capivano che la tecnica e l'erudizione non sono cose da sfoggiare per dimostrare agli altri di valere qualcosa. se diventano naturali tecnica ed erudizione servono per raccontare una storia agli altri. e basta. secondo me la stessa cosa vale per le altre cose tipo cinema, letteratura e altro. baci a tutti.
Monday, October 06, 2003
e' meglio la mia: come si fa a dire una cosa del genere? cioe': la lingua secondo alcuni puo' essere anche uno degli elementi attraverso il quale si esprime l'egemonia di un gruppo verso un altro. e secondo me � vero. e allora come si fa dire: siccome e' cosi', usate la lingua che mi sono inventato io che e� meglio... sicuramente mi manca qualche pezzo. sarebbe bello che pero' si capisse meglio sta cosa... se no mi pare un po' cosi'...
Friday, October 03, 2003
maria teresa: eravamo andati a dormire da pi� di un'ora io e gaia. io me ne stavo tranquillo a cercare di prendere sonno e non ci riuscivo per via del mal di gola. a un certo punto suona il campanello di casa. ci guardiamo negli occhi. io penso, dato che siamo in trastevere, dove la notte succede spesso che i ragazzi ubriachi si attacchino al citofono, penso dicevo che si tratti di uno di questi entrato per rompere le scatole. suonano di nuovo, allora mi alzo. "chi e'?" chiedo un po' incazzato. "so' maria teresa, apri". e io: �maria teresa chi?�. "maria teresa, nun me riconosci?" e se ne va. rivado a letto e ricordo insieme a gaia di una signora un po' matta incontrata per le scale ore prima. noi portavamo su la spesa e lei dicendo frasi sconnesse si portava i sacchetti davanti a quella che pensavamo fosse la sua porta. "sar� la matta di prima... chissa' chi cerca". stamattina poi come sempre andiamo a prendere il caffe' al bar accanto al portone. chiedo alla proprietaria che conosco come una sempre ben informata su quello che succede: "conosce una certa maria teresa?". "si'" mi dice. "ha bussato anche a mio figlio. abitava qui una volta. prima che i nuovi proprietari acquistassero tutto lo stabile. l'hanno sfrattata, ma siccome e' un po' matta i nipoti l'hanno portata via, inventandole una scusa, e lei, poverina ogni tanto torna, e si raccapezza sempre di meno"
Wednesday, October 01, 2003
avviso ai naviganti: da oggi, se ho capito bene, il sito del corriere della sera � a pagamento. la cosa comporta parecchie conseguenze e riflessioni. la prima � che avro' pi� difficolt� ad aggiornare il mio blog, ma vabb� mi inventero' qualcosa. la seconda � che oramai su internet � praticamente impossibile trovare qualcosa che sia nel vecchio spirito della rete: cio� libero e fruibile sempre. se la direzione � questa stiamo freschi... altro che nuova risorsa comunicativa democratica e democratizzante...
Tuesday, September 30, 2003
esercizio del potere: non si tratta di decidere delle strategie. uno che sta nella posizione di poter esercitare il potere � come se fosse davanti ad una grande pentola in cui bolle in continuazione dell'acqua. per lui basta osservare i moti convettivi delle bolle. esse portano a galla l'ossigeno. basta stare l� per poter respirare. e poi il ciclo continua, fino a quando l'acqua non viene trasformata del tutto in vapore. ma alla fine la pentola rimane vuota.
faccia da serial killer: me lo ha detto oggi in palestra un ragazzo guardandomi fisso. e gi�. sempre cos�. specialmente quando guardo in faccia qualcuno di importante. per esempio de mauro, il mio professore all'universit�. io avevo il mito di lui. eppure lui non si fidava di me. non si fidava delle cose che facevo ed � sempre stato sulla difensiva. il primo caporedattore al giornale abruzzese non ne parliamo. aveva il terrore. come poteva mi tirava qualche scherzo. e una volta che gli ho chiesto perch� lui ha fatto finta di niente. non parliamo di oggi poi...
Monday, September 29, 2003
Wednesday, September 24, 2003
le caramelle drogate: ecco quelle del 2003. dal corriere di oggi.
addio alle chat, i dialoghi in tempo reale su internet. msn.it, il sito della microsoft, il colosso di bill gates, ha annunciato che dal 14 ottobre le �stanze� di conversazione saranno chiuse completamente in europa, mentre negli usa, in canada e giappone potr� �chattare� solo chi si abboner� con carta di credito. i motivi? troppi rischi per la privacy, sfruttamento indebito degli indirizzi a scopo pubblicitario, trasformazione delle �stanze� in terreno di caccia per gestori di siti porno e per pedofili senza possibilit� di reale controllo da parte di chi gestisce i siti. i frequentatori di chat in italia sono almeno 120 mila il giorno, mentre sul sito msn.it sono circa un milione ogni mese.
addio alle chat, i dialoghi in tempo reale su internet. msn.it, il sito della microsoft, il colosso di bill gates, ha annunciato che dal 14 ottobre le �stanze� di conversazione saranno chiuse completamente in europa, mentre negli usa, in canada e giappone potr� �chattare� solo chi si abboner� con carta di credito. i motivi? troppi rischi per la privacy, sfruttamento indebito degli indirizzi a scopo pubblicitario, trasformazione delle �stanze� in terreno di caccia per gestori di siti porno e per pedofili senza possibilit� di reale controllo da parte di chi gestisce i siti. i frequentatori di chat in italia sono almeno 120 mila il giorno, mentre sul sito msn.it sono circa un milione ogni mese.
Monday, September 22, 2003
non siamo nel 1995: (angolo criptato - chi vuole capire capisce) oggi la rete � uno spazio comunicativo dato e non si tratta pi� di lasciare lo spazio a nuove forme di comunicazione. semmai bisogna decidere in che termini occuparlo politicamente. chi si ostina a voler far finta che internet non esiste per me sta fuori dal mondo. e ci deve rimanere. baci a tutti.
Thursday, September 18, 2003
vorrei essere wittgenstein: la lingua � come un un pallone che i bambini trovano per strada e ci cominciano a giocare tirandogli calci. � inutile... dopo un po' cambia forma, si rovina, assume un colore diverso. e poi si buca e si butta via. voler arginare questo fenomeno � come voler imporre al tempo e alla vita di non scorrere.
difendere berlusconi: pannella lo chiama scemo, barenghi sul manifesto fa un pezzo (tra l'altro veramente bello) in cui non trova scuse, ferrara sul foglio gli dice che � un debole. io, che mi piace andare contro tutti e rompere le palle indiscriminatamente, dico che secondo me il berluscante si � lasciato andare a una considerazione che in s� � lecita. in primo luogo ricordiamoci che il nostro caro premier non � uno storico. di mussolini forse potr� conservare un ricordo familiare legato a un'epoca e a un ceto sociale che nel ventennio non stava poi cosi' male. e forse in casa berlusca poco si sapeva e poco si voleva sapere di chi stava a ventotene. e poi scusate... ma nessuno ricorda che il nostro premier vuole ribadire di non essere un politico di professione... in fondo questa gaffe potrebbe anche avere un buon ritorno in termini di consenso verso chi ha ancora il dente avvelenato contro la classe politica. forse siamo di fronte a una banale operazione di marketing. e allora pensiamo a questo.
Tuesday, September 16, 2003
'na certa eta': ebbene si'. (privatibus). ieri mi sono incriccato in palestra. � inutile. non so' piu' er ghepardo de �na vorta. che in palestra alzavo pesi e facevo esercizi come se niente fosse. mi devo rassegnare. e cosi' me ne vado in giro piegato come mia nonna cercando di fare finta di niente. comunque sto meglio. meno male che c'� pure qualcuno che mi aiuta e mi sopporta. si' perche' con la vecchiaia arriva pure il rincoglionimento i nervi e tutto.
Wednesday, September 10, 2003
11/9: la fissa per le date. libeskind che ha fatto il nuovo progetto per ricostruire ground zero in un'intervista al corriere (che non c'� online e non posso linkare) dice che vuole realizzare qualcosa che parla e si ispira a quel giorno e agli eroi di quel giorno. pero� per me io sono d�accordo con il giornalista che gli fa osservare che le difficolt� incontrate dal suo piano vanno ricondotte al fatto che ny non ha mai amato i monumenti perch� il suo dna � segnato dallo spirito commerciale. pi� che uno spazio spirituale ci vorrebbe qualcosa che rilancia lo spirito della citt� senza perdere la memoria... difficile pero�...
Monday, September 08, 2003
moro: si parla molto di quei fatti del 1978 grazie al film che esce in questi giorni. l'ho visto. a me che mi piace la storia (bello l'errore eh?...) 'sto film mi � piaciuto nella misura in cui (citazione lemmatica) riempie con la narrazione di sentimenti spazi che normalmente nei saggi occorre immaginare autonomamente. pero'... 1. questo aldo moro.. boh. troppo buono, troppo personaggio alla volemose bene ecc. 2. la scena piu' bella, quella con i pink floyd a palla con le facce dei politici al funerale senza bara a me mi pare di averla gia' vista da ghezzi o giu' di li'.
Monday, September 01, 2003
nuove pene: parson � gli arresti domiciliari. potr� andare a scuola e dal medico, ma non navigare su internet. ha contagiato 500mila computer nel mondo. rischia 10 anni di carcere. oggi sul corriere.
preso l'hacker che �infetto'� internet. gli agenti dell'fbi hanno arrestato �l'untore�: si chiama jeffrey lee parson, ha 18 anni, ed � il creatore del virus �blaster-b�.gli hanno dato la caccia per giorni. silenziosamente. hanno seguito le sue tracce, con pazienza, nell�immensa galassia della rete.
identikit - e� un ragazzo di soli 18 anni, grande e grosso: � alto 1,93 e pesa 145 chili. si chiama jeffrey lee parson ed � originario di hopkins, nel minnesota, stato delle grandi pianure del midwest americano. il giovane hacker - nella cui casa sono stati trovati 7 potenti computer - ha ammesso all�fbi di avere aver modificato il virus �blaster� e di averne creato una versione conosciuta sotto nomi diversi. il suo �blaster-b� ha imperversato lungo le autostrade informatiche per quasi tutto il mese di agosto. certo, non la pi� devastante (quella originaria), ma comunque in grado di creare seri problemi ai sistemi: tra i danni causati dal virus, noto anche nella versione lovesan, si pu? contare tra l�altro la forzata chiusura degli uffici della motorizzazione del maryland.
danni - blaster ha colpito anche l�italia, con effetti minori per via del periodo di ferie. parson avrebbe riscritto il codice originale della malattia informatica, il cui autore � ancora sconosciuto, aggiungendo la sua �firma�. il pirata del web avrebbe infine immesso il nuovo virus in rete lasciando che si replicasse danneggiando migliaia di computer in tutto il mondo. le autorit� stimano che, solo negli stati uniti, blaster abbia causato alle aziende danni per l�equivalente di 3,5 miliardi di euro.
e adesso? �il ragazzo rischia grosso - hanno fatto sapere alla procura di seattle, titolare dell�inchiesta - sar� giudicato come un adulto�. jeffrey lee parson rischia 10 anni di carcere e una multa pari a poco meno di 260 mila euro. �i crimini informatici sono questioni molto serie - ha aggiunto graham cluley, esperto di sicurezza della rete della societ� britannica di antivirus sophos -. forse jeffrey non � il principale responsabile. ma chiunque diffonda virus su internet deve sapere che c�� un prezzo da pagare�.
la pena - a saint paul, in minnesota, nella prima udienza del processo, il giudice federale susan nelson ha disposto per parson gli arresti domiciliari. potr� andare a scuola e dal medico, ma non navigare su internet. il procuratore aveva chiesto di lasciarlo in carcere. prossima udienza a seattle, il 17 settembre. per ironia della sorte, parson, noto sul web come teekid, � stato incastrato nel pi� classico dei modi: grazie a una �gola profonda�, un testimone che ha detto di averlo visto testare blaster e ha avvertito le autorit�. gli agenti della sezione crimini informatici dell'fbi hanno poi identificato il sito web del giovane hacker, t33kid.com , non pi� attivo ma ancora rintracciabile nell�archivio di google, il pi� celebre motore di ricerca.
tradito - grazie alla memoria cache (la �fotografia� di ogni singola pagina web che rimane a disposizione di tutti anche dopo la �morte� del sito di riferimento), gli investigatori hanno infine scoperto riferimenti precisi al �baco� che ha infestato la rete nelle settimane scorse. un controllo incrociato ha poi fornito l�indirizzo del responsabile del sito.
precedenti - parson non � certo il primo a finire nelle maglie della giustizia. prima di lui, le cronache registrano il caso di kevin mitnick, il pirata informatico pi� celebre del mondo: entrato in carcere nel 1996, ne � uscito quattro anni dopo con il divieto di toccare un computer. poi c�� stato il caso di david l. smith, il �padre� del virus melissa, arrestato nel 1999 dopo un�imponente caccia all�uomo. e infine, mafiaboy, �nome d�arte� di un quindicenne canadese che, nel febbraio 2000, aiutato da due compagni, coolio (il freddo) e scare (spavento), mise sotto scacco i server dei pi� importanti siti del mondo, da yahoo! adamazon, alla cnn.
preso l'hacker che �infetto'� internet. gli agenti dell'fbi hanno arrestato �l'untore�: si chiama jeffrey lee parson, ha 18 anni, ed � il creatore del virus �blaster-b�.gli hanno dato la caccia per giorni. silenziosamente. hanno seguito le sue tracce, con pazienza, nell�immensa galassia della rete.
identikit - e� un ragazzo di soli 18 anni, grande e grosso: � alto 1,93 e pesa 145 chili. si chiama jeffrey lee parson ed � originario di hopkins, nel minnesota, stato delle grandi pianure del midwest americano. il giovane hacker - nella cui casa sono stati trovati 7 potenti computer - ha ammesso all�fbi di avere aver modificato il virus �blaster� e di averne creato una versione conosciuta sotto nomi diversi. il suo �blaster-b� ha imperversato lungo le autostrade informatiche per quasi tutto il mese di agosto. certo, non la pi� devastante (quella originaria), ma comunque in grado di creare seri problemi ai sistemi: tra i danni causati dal virus, noto anche nella versione lovesan, si pu? contare tra l�altro la forzata chiusura degli uffici della motorizzazione del maryland.
danni - blaster ha colpito anche l�italia, con effetti minori per via del periodo di ferie. parson avrebbe riscritto il codice originale della malattia informatica, il cui autore � ancora sconosciuto, aggiungendo la sua �firma�. il pirata del web avrebbe infine immesso il nuovo virus in rete lasciando che si replicasse danneggiando migliaia di computer in tutto il mondo. le autorit� stimano che, solo negli stati uniti, blaster abbia causato alle aziende danni per l�equivalente di 3,5 miliardi di euro.
e adesso? �il ragazzo rischia grosso - hanno fatto sapere alla procura di seattle, titolare dell�inchiesta - sar� giudicato come un adulto�. jeffrey lee parson rischia 10 anni di carcere e una multa pari a poco meno di 260 mila euro. �i crimini informatici sono questioni molto serie - ha aggiunto graham cluley, esperto di sicurezza della rete della societ� britannica di antivirus sophos -. forse jeffrey non � il principale responsabile. ma chiunque diffonda virus su internet deve sapere che c�� un prezzo da pagare�.
la pena - a saint paul, in minnesota, nella prima udienza del processo, il giudice federale susan nelson ha disposto per parson gli arresti domiciliari. potr� andare a scuola e dal medico, ma non navigare su internet. il procuratore aveva chiesto di lasciarlo in carcere. prossima udienza a seattle, il 17 settembre. per ironia della sorte, parson, noto sul web come teekid, � stato incastrato nel pi� classico dei modi: grazie a una �gola profonda�, un testimone che ha detto di averlo visto testare blaster e ha avvertito le autorit�. gli agenti della sezione crimini informatici dell'fbi hanno poi identificato il sito web del giovane hacker, t33kid.com , non pi� attivo ma ancora rintracciabile nell�archivio di google, il pi� celebre motore di ricerca.
tradito - grazie alla memoria cache (la �fotografia� di ogni singola pagina web che rimane a disposizione di tutti anche dopo la �morte� del sito di riferimento), gli investigatori hanno infine scoperto riferimenti precisi al �baco� che ha infestato la rete nelle settimane scorse. un controllo incrociato ha poi fornito l�indirizzo del responsabile del sito.
precedenti - parson non � certo il primo a finire nelle maglie della giustizia. prima di lui, le cronache registrano il caso di kevin mitnick, il pirata informatico pi� celebre del mondo: entrato in carcere nel 1996, ne � uscito quattro anni dopo con il divieto di toccare un computer. poi c�� stato il caso di david l. smith, il �padre� del virus melissa, arrestato nel 1999 dopo un�imponente caccia all�uomo. e infine, mafiaboy, �nome d�arte� di un quindicenne canadese che, nel febbraio 2000, aiutato da due compagni, coolio (il freddo) e scare (spavento), mise sotto scacco i server dei pi� importanti siti del mondo, da yahoo! adamazon, alla cnn.
Thursday, August 28, 2003
putin 2: secondo il foglio.
alla maddalena � giunta la squadra russa che veglier� su vladimir putin ospite di di berlusconi. secondo la nezavisimaya gazeta, il cav. e putin potrebbero tenere una conferenza stampa a bordo dell�incrociatore moskva. la cura di mosca verso i paesi �caldi� del post 11 settembre ha ieri registrato l�arrivo delle prime forniture militari russe all�indonesia. due avanzati sukhoi su-27 sono stati consegnati a giava. e� l�antipasto dei su-30 e degli elicotteri d�attacco mi-35 che putin fornir� alla presidente megawati sukarnoputri, che aggira cos� l�embargo posto da usa e gran bretagna dodici anni fa. le ragioni di allora, la guerriglia interna e il rispetto dei diritti umani, cedono alla necessit� di fronteggiare il terrorismo islamico. e putin � stato lesto ad approfittarne. ieri poi putin ha autorizzato il primo ministro mikhail kasyanov a presentare alla duma il bilancio per il 2004. il quarto di seguito a registrare un avanzo. l�ipotesi � che il pil russo equivalga a 493 miliardi di dollari rispetto ai 419 del 2003, con una spesa pubblica di 88 miliardi, il 17,4 per cento del pil, ed entrate per 91 miliardi, il 17,9. putin ci si gioca le prossime elezioni. e con un putin cos� l�europa dovrebbe solo giocare di rimessa, magari in chiave antiamericana, come adombrava ieri sergio romano?
alla maddalena � giunta la squadra russa che veglier� su vladimir putin ospite di di berlusconi. secondo la nezavisimaya gazeta, il cav. e putin potrebbero tenere una conferenza stampa a bordo dell�incrociatore moskva. la cura di mosca verso i paesi �caldi� del post 11 settembre ha ieri registrato l�arrivo delle prime forniture militari russe all�indonesia. due avanzati sukhoi su-27 sono stati consegnati a giava. e� l�antipasto dei su-30 e degli elicotteri d�attacco mi-35 che putin fornir� alla presidente megawati sukarnoputri, che aggira cos� l�embargo posto da usa e gran bretagna dodici anni fa. le ragioni di allora, la guerriglia interna e il rispetto dei diritti umani, cedono alla necessit� di fronteggiare il terrorismo islamico. e putin � stato lesto ad approfittarne. ieri poi putin ha autorizzato il primo ministro mikhail kasyanov a presentare alla duma il bilancio per il 2004. il quarto di seguito a registrare un avanzo. l�ipotesi � che il pil russo equivalga a 493 miliardi di dollari rispetto ai 419 del 2003, con una spesa pubblica di 88 miliardi, il 17,4 per cento del pil, ed entrate per 91 miliardi, il 17,9. putin ci si gioca le prossime elezioni. e con un putin cos� l�europa dovrebbe solo giocare di rimessa, magari in chiave antiamericana, come adombrava ieri sergio romano?
Wednesday, August 27, 2003
putin: visto da sergio romano. oggi sul corriere.
quando un lontano predecessore di vladimir putin, lo zar nicola ii, visit� l�italia nell�ottobre del 1909, l�incontro avvenne nel castello di racconigi, residenza privata di vittorio emanuele iii in piemonte. anche putin, fra qualche giorno, sar� ricevuto in una residenza privata del presidente del consiglio in sardegna. ma 94 anni fa il luogo fu scelto per evitare le manifestazioni socialiste che avrebbero turbato il viaggio dello zar a roma e in altre grandi citt�. nel caso di putin, invece, la scelta della sardegna � soltanto un segno dei buoni rapporti personali che berlusconi ha instaurato con il presidente russo. le credenziali democratiche dell�ospite non sono impeccabili e qualcuno, a sinistra, ricorder� nei prossimi giorni tutti gli scheletri del suo armadio, veri o presunti: il piglio autoritario della sua presidenza, la guerra cecena, le interferenze nell�informazione tv, le battaglie un po� troppo spregiudicate contro gli oligarchi e il tentativo di controllare i sondaggi d�opinione organizzati sinora, con grande competenza e autonomia, dall�istituto di uno dei maggiori sociologi russi, jurij levada. ma non credo che l�opposizione vorr� sminuire l�importanza dell�incontro in sardegna o della visita di stato che il presidente russo far� due mesi dopo a roma. nessun inquilino del cremlino, nella storia del suo paese, era riuscito a combinare, nelle proporzioni realisticamente possibili, dosi altrettanto importanti di democrazia e di efficienza riformatrice. e nessuno, spero, vorr� negare che molti vizi da eliminare sono il retaggio dello stato comunista. grazie a putin la russia � nuovamente protagonista della politica internazionale. anche i critici della guerra cecena sanno che nelle maggiori crisi del momento (iraq, palestina, corea del nord) putin ha adottato con molto equilibrio una linea simile a quella della maggioranza dell�opinione pubblica europea. i suoi buoni rapporti con berlusconi possono giovare all�italia e all�europa.
perch� questo accada tuttavia � opportuno che il premier italiano rinunci a parlare dell�ingresso della russia nella unione come di una prospettiva realistica e desiderabile. non � n� l�una n� l�altra. manca di realismo perch� la russia non � ancora, e non sar� per molti anni, uno stato di diritto e una economia di mercato. non � desiderabile perch� la russia � troppo grande, troppo ingombrante, troppo orgogliosa della sua storia nazionale e, nel bene e nel male, troppo diversa. il primo a saperlo � putin, pronto a incassare, per quello che valgono, i calorosi auspici dell�amico italiano, ma perfettamente consapevole della loro irrilevanza politica. l�unico risultato delle dichiarazioni di berlusconi � di indurre nei partner europei la convinzione che il suo governo abbia rinunciato a qualsiasi prospettiva federalista e voglia trasformare l�unione in una grande zona di libero scambio.
sgombrato il campo da questo falso problema, il rapporto fra l�unione e la russia pu� presentare, per ambedue, grandi vantaggi. la russia ha bisogno dell�ue per crescere economicamente, formare i suoi quadri amministrativi, modernizzare il suo apparato produttivo e le sue infrastrutture. l�unione ha bisogno della russia per bilanciare in medio oriente e in asia il peso eccessivo di un�america troppo imperiale. senza rinunciare alle sue tradizionali relazioni con gli usa, l�europa disporr�, grazie alla russia, di maggiore autonomia. il mondo ha bisogno della grande potenza americana, ma anche di pesi e contrappesi che costringano washington a essere meno impulsiva di quanto sia stata negli scorsi mesi. sarebbe utile che di questo parlassero in sardegna il presidente della russia e il presidente dell�unione.
quando un lontano predecessore di vladimir putin, lo zar nicola ii, visit� l�italia nell�ottobre del 1909, l�incontro avvenne nel castello di racconigi, residenza privata di vittorio emanuele iii in piemonte. anche putin, fra qualche giorno, sar� ricevuto in una residenza privata del presidente del consiglio in sardegna. ma 94 anni fa il luogo fu scelto per evitare le manifestazioni socialiste che avrebbero turbato il viaggio dello zar a roma e in altre grandi citt�. nel caso di putin, invece, la scelta della sardegna � soltanto un segno dei buoni rapporti personali che berlusconi ha instaurato con il presidente russo. le credenziali democratiche dell�ospite non sono impeccabili e qualcuno, a sinistra, ricorder� nei prossimi giorni tutti gli scheletri del suo armadio, veri o presunti: il piglio autoritario della sua presidenza, la guerra cecena, le interferenze nell�informazione tv, le battaglie un po� troppo spregiudicate contro gli oligarchi e il tentativo di controllare i sondaggi d�opinione organizzati sinora, con grande competenza e autonomia, dall�istituto di uno dei maggiori sociologi russi, jurij levada. ma non credo che l�opposizione vorr� sminuire l�importanza dell�incontro in sardegna o della visita di stato che il presidente russo far� due mesi dopo a roma. nessun inquilino del cremlino, nella storia del suo paese, era riuscito a combinare, nelle proporzioni realisticamente possibili, dosi altrettanto importanti di democrazia e di efficienza riformatrice. e nessuno, spero, vorr� negare che molti vizi da eliminare sono il retaggio dello stato comunista. grazie a putin la russia � nuovamente protagonista della politica internazionale. anche i critici della guerra cecena sanno che nelle maggiori crisi del momento (iraq, palestina, corea del nord) putin ha adottato con molto equilibrio una linea simile a quella della maggioranza dell�opinione pubblica europea. i suoi buoni rapporti con berlusconi possono giovare all�italia e all�europa.
perch� questo accada tuttavia � opportuno che il premier italiano rinunci a parlare dell�ingresso della russia nella unione come di una prospettiva realistica e desiderabile. non � n� l�una n� l�altra. manca di realismo perch� la russia non � ancora, e non sar� per molti anni, uno stato di diritto e una economia di mercato. non � desiderabile perch� la russia � troppo grande, troppo ingombrante, troppo orgogliosa della sua storia nazionale e, nel bene e nel male, troppo diversa. il primo a saperlo � putin, pronto a incassare, per quello che valgono, i calorosi auspici dell�amico italiano, ma perfettamente consapevole della loro irrilevanza politica. l�unico risultato delle dichiarazioni di berlusconi � di indurre nei partner europei la convinzione che il suo governo abbia rinunciato a qualsiasi prospettiva federalista e voglia trasformare l�unione in una grande zona di libero scambio.
sgombrato il campo da questo falso problema, il rapporto fra l�unione e la russia pu� presentare, per ambedue, grandi vantaggi. la russia ha bisogno dell�ue per crescere economicamente, formare i suoi quadri amministrativi, modernizzare il suo apparato produttivo e le sue infrastrutture. l�unione ha bisogno della russia per bilanciare in medio oriente e in asia il peso eccessivo di un�america troppo imperiale. senza rinunciare alle sue tradizionali relazioni con gli usa, l�europa disporr�, grazie alla russia, di maggiore autonomia. il mondo ha bisogno della grande potenza americana, ma anche di pesi e contrappesi che costringano washington a essere meno impulsiva di quanto sia stata negli scorsi mesi. sarebbe utile che di questo parlassero in sardegna il presidente della russia e il presidente dell�unione.
Monday, August 25, 2003
ci sono dei giorni strani: (minima privata) come oggi... una serie di cose storte. rompo la chiave nella porta, mi chiama il direttore della banca e mi dice: ben tornato ma qui c'� un bel buco! arrivo al lavoro e vedo certe facce che in altri luoghi tratterei con altri mezzi... e vabb�. ma come dice andreotti mai perdere l'ottimismo. del resto: sto mettendo su una casa che sembra una piccola reggia (almeno per le mie abitudini monastiche) e lo sto facendo insieme a una persona straordinaria... dunque guardiamo avanti a pace al direttore della banca.
Wednesday, August 20, 2003
l'esercito dei blogger: oggi se ne occupa anche il corriere: siccome interessa lo posto per intero. buona lettura.
c'� un'arma espressiva nascosta nel web. un'arma che in passato gli scrittori usavano con parsimonia e che ora � pronta ad essere sfoderata a ogni pi� sospinto. e' il punto esclamativo, vera e propria macchina da guerra delle avanguardie del duemila. e subito dopo vengono i puntini sospensivi. provate a sfogliare un blog qualunque e ve ne accorgerete. �il blog � frenesia, � tutto e il contrario di tutto, � antica attitudine alla confidenza e fiorire di nuovi percorsi e neologismi�. questa definizione, che si trova in diario di una blogger , l'ultimo libro (marsilio) di francesca mazzucato, � affascinante ma imperfetta. per saperne di pi�, � forse meglio rivolgersi a uno dei tanti siti web che lo praticano. e allora si scoprir� che il blog, ovvero �web log�, � �uno spazio virtuale autonomamente gestito che consente di "pubblicare in tempo reale" notizie, informazioni o storie di ogni genere�. secondo i teorici, il blog � �espressione dello spirito anarchico e individualista della rete e dei tempi�. in italia sono tantissimi quelli fioriti nell'ultimo anno: splinder , the gnueconomy , bloggando , clarence , arruba , nazioneindiana , quintostato , eccetera eccetera. una marea. una marea di bloggers, gente che affida al web i propri pensieri, i propri appunti e le proprie storie. ma che si tratti davvero di "nuovi percorsi", di un fuoco d'artificio di linguaggi e di immagini, salvo eccezioni, � tutto da discutere. tant'� vero che qualche settimana fa un articolo dello scrittore tiziano scarpa, blogger a sua volta per nazioneindiana , ha scatenato le reazioni risentite dei frequentatori pi� accaniti. l'articolo, se cos� si pu� chiamare un intervento web, si intitolava: �bloggers, siete peggio di liala!� e parlava non del "minimalismo" ma addirittura del "minimismo" dei diari in rete, dell'autocensura giornaliera che rivelano tutti quegli "autori non autorizzati", "spontanei" o "autolegittimati" che compaiono in migliaia di siti. insomma, esprimeva una profonda delusione nel leggere questi "verbalizzatori del pochissimo" o "narratori del quasi-niente".
in effetti, se � vero che il blog, trionfalmente arrivato in italia con debito ritardo rispetto agli stati uniti (dove ormai � quasi in declino), si presenta come un genere letterario o paraletterario innovativo per il canale di diffusione e soprattutto per la spontaneit� creativa priva di filtri "editoriali", � altrettanto innegabile che i risultati sul piano espressivo finiscono per essere poca cosa. anche (o forse soprattutto) quando ambiscono alla letterariet�. commentini, temini, pensierini, storielle, scambi di battute. con l'attrazione fatale per il punto esclamativo e per i puntini sospensivi, veri e propri segni del nostro tempo, bandiere dell'avanguardia web-letteraria.
ovviamente il discorso di scarpa era rivolto in particolare agli scrittori o simili ("autori non autorizzati", appunto), escludendo tutti i blog di servizio con intenti giornalistici (come quello, per esempio, di luca sofri, wittgenstein , che segnala spunti di lettura tratti da periodici e quotidiani). fatto sta che scarpa non aveva torto: l'esercito dei bloggers appare per lo pi� come un'armata brancaleone di giovani in vena di confidenze oppure desiderosi di vincere la noia comunicando al prossimo i propri malesseri che un movimento arrabbiato di "anarchici individualisti" (in netta maggioranza, le voci femminili) capaci di sconvolgere lo status quo del perbenismo generale. anche quando promettono sfracelli. anche quando presentano le loro pagine come luoghi di sconvolgente originalit�: �il mio angolino nascosto dove vomito tutto...�, �spazio vuoto in cui perdersi e tirar fuori la propria essenza...�, �il diario pazzo di un folletto della rete�.
c'� di tutto. c'� la categoria degli svagati adolescenziali in cerca di paesaggi interiori non meglio definiti: �hai lasciato le tue idee da qualche parte o le hai ancora incollate alla testa? non si riesce a viaggiare se la testa � piena... piena di vita quotidiana, piena di preconcetti, piena di problemi, piena di solitudine... forse dovresti deciderti una buona volta. parti. ma questa volta davvero� ( arcadia ). c'� la categoria dei vaticinanti ispirati, rigorosamente aforistici: �sei accanto a me, e vedo la citt� con occhi nuovi� ( mia wallace ); �esistono, esistono! i tramonti a nord est esistono davvero!� ( 4 banalitaten ). c'� la categoria dei sentimental-poetico-romantici: "grazie pap� / per avermi dato la vita. / per avermi insegnato la lealt�, la grinta e l'azzardo. / spero di non deluderti mai� ( il ciolo ). c'�, per riprendere la definizione di scarpa, una caterva di mini-mini-minimalisti: �oggi mi sono svegliata prestissimo!!! alle 8.00 x essere precisa, il ke � un record per una come me� ( rita's blog ); �sono in "pseudoferie" da 7 giorni, nel mio paese natale a molte miglia da dove vivo tutto l'anno. si da il caso che io viva in centro e, d'estate, ci sono vari piccoli concerti di gruppi locali. ora stanno suonando un po' di brani dei beatles, ed io ho un magone che non immaginate! a volte vorrei essere solo un po' pi� debole, lasciarmi andare e piangere! o forse sarei solo pi� coraggioso se lo facessi! che stupido che sono...� ( il guardiano del faro ).
c'� il maledettismo di maniera di chi ha letto troppi beat finendo per identificarsi con bukowski e compagni: �lo dico tutte le sante volte che mi prendo una sbronza di quelle da morirci: no, no, � l'ultima volta, accidenti, non sono mai stata cos� male in vita mia ecc... belle cazzate come al solito! non vi dico in che condizioni stavo ieri sera... vi dico solo che mi sono alzata adesso giusto per scrivere l'ultimo o penultimo post prima di partire domani sera! eh si mollo tutto e scappo dai miei amici per non tornare pi�!� ( kapricciosa ). c'� il gergale moderatamente inventivo della quotidianit� in stile sms: �molto stringata (speriamo): - fra mi invita a cena - carramba! si presenta anche mauri a sorpresa. - da quanto ho capito, fra l'aveva � o - mollato nel pom, ma siccome era ambriaca, credo che non valesse e non fosse stato messo agli atti - tensione palpabile, del tipo che i bocconi ti si bloccano a met� nel silenzio pi� totale - ripicche, rinfacciamenti, scuse, silenzi, ma tu, ma io, ma i tuoi, ma che c'entrano i miei etc. etc.� ( chiara x caso ). c'� il pamhlettismo impegnato: �he... he... � proprio vero che il mondo gira! prodi e compagni (� proprio il caso di dirlo "compagni") si indigna per le accuse mossegli! e non solo per telekom serbia! � solo vorrei chiedere al mortadella come ci si sente, tutto qua!� ( il guardiano del faro ).
tanti scrittori, mini-minimalisti, filosofici, satirici, maledetti, intimisti, con un solo tratto comune: il punto esclamativo facile, i puntini sospensivi appena si pu�. tutto lo stupore indicibile, tutta la rabbia inconfessabile concentrati in tre puntini di sospensione o in un punto esclamativo, massimo segno di espressivit� post-novecentesca. l'estetica blog? carramba, che originalit�! e che potenza�
c'� un'arma espressiva nascosta nel web. un'arma che in passato gli scrittori usavano con parsimonia e che ora � pronta ad essere sfoderata a ogni pi� sospinto. e' il punto esclamativo, vera e propria macchina da guerra delle avanguardie del duemila. e subito dopo vengono i puntini sospensivi. provate a sfogliare un blog qualunque e ve ne accorgerete. �il blog � frenesia, � tutto e il contrario di tutto, � antica attitudine alla confidenza e fiorire di nuovi percorsi e neologismi�. questa definizione, che si trova in diario di una blogger , l'ultimo libro (marsilio) di francesca mazzucato, � affascinante ma imperfetta. per saperne di pi�, � forse meglio rivolgersi a uno dei tanti siti web che lo praticano. e allora si scoprir� che il blog, ovvero �web log�, � �uno spazio virtuale autonomamente gestito che consente di "pubblicare in tempo reale" notizie, informazioni o storie di ogni genere�. secondo i teorici, il blog � �espressione dello spirito anarchico e individualista della rete e dei tempi�. in italia sono tantissimi quelli fioriti nell'ultimo anno: splinder , the gnueconomy , bloggando , clarence , arruba , nazioneindiana , quintostato , eccetera eccetera. una marea. una marea di bloggers, gente che affida al web i propri pensieri, i propri appunti e le proprie storie. ma che si tratti davvero di "nuovi percorsi", di un fuoco d'artificio di linguaggi e di immagini, salvo eccezioni, � tutto da discutere. tant'� vero che qualche settimana fa un articolo dello scrittore tiziano scarpa, blogger a sua volta per nazioneindiana , ha scatenato le reazioni risentite dei frequentatori pi� accaniti. l'articolo, se cos� si pu� chiamare un intervento web, si intitolava: �bloggers, siete peggio di liala!� e parlava non del "minimalismo" ma addirittura del "minimismo" dei diari in rete, dell'autocensura giornaliera che rivelano tutti quegli "autori non autorizzati", "spontanei" o "autolegittimati" che compaiono in migliaia di siti. insomma, esprimeva una profonda delusione nel leggere questi "verbalizzatori del pochissimo" o "narratori del quasi-niente".
in effetti, se � vero che il blog, trionfalmente arrivato in italia con debito ritardo rispetto agli stati uniti (dove ormai � quasi in declino), si presenta come un genere letterario o paraletterario innovativo per il canale di diffusione e soprattutto per la spontaneit� creativa priva di filtri "editoriali", � altrettanto innegabile che i risultati sul piano espressivo finiscono per essere poca cosa. anche (o forse soprattutto) quando ambiscono alla letterariet�. commentini, temini, pensierini, storielle, scambi di battute. con l'attrazione fatale per il punto esclamativo e per i puntini sospensivi, veri e propri segni del nostro tempo, bandiere dell'avanguardia web-letteraria.
ovviamente il discorso di scarpa era rivolto in particolare agli scrittori o simili ("autori non autorizzati", appunto), escludendo tutti i blog di servizio con intenti giornalistici (come quello, per esempio, di luca sofri, wittgenstein , che segnala spunti di lettura tratti da periodici e quotidiani). fatto sta che scarpa non aveva torto: l'esercito dei bloggers appare per lo pi� come un'armata brancaleone di giovani in vena di confidenze oppure desiderosi di vincere la noia comunicando al prossimo i propri malesseri che un movimento arrabbiato di "anarchici individualisti" (in netta maggioranza, le voci femminili) capaci di sconvolgere lo status quo del perbenismo generale. anche quando promettono sfracelli. anche quando presentano le loro pagine come luoghi di sconvolgente originalit�: �il mio angolino nascosto dove vomito tutto...�, �spazio vuoto in cui perdersi e tirar fuori la propria essenza...�, �il diario pazzo di un folletto della rete�.
c'� di tutto. c'� la categoria degli svagati adolescenziali in cerca di paesaggi interiori non meglio definiti: �hai lasciato le tue idee da qualche parte o le hai ancora incollate alla testa? non si riesce a viaggiare se la testa � piena... piena di vita quotidiana, piena di preconcetti, piena di problemi, piena di solitudine... forse dovresti deciderti una buona volta. parti. ma questa volta davvero� ( arcadia ). c'� la categoria dei vaticinanti ispirati, rigorosamente aforistici: �sei accanto a me, e vedo la citt� con occhi nuovi� ( mia wallace ); �esistono, esistono! i tramonti a nord est esistono davvero!� ( 4 banalitaten ). c'� la categoria dei sentimental-poetico-romantici: "grazie pap� / per avermi dato la vita. / per avermi insegnato la lealt�, la grinta e l'azzardo. / spero di non deluderti mai� ( il ciolo ). c'�, per riprendere la definizione di scarpa, una caterva di mini-mini-minimalisti: �oggi mi sono svegliata prestissimo!!! alle 8.00 x essere precisa, il ke � un record per una come me� ( rita's blog ); �sono in "pseudoferie" da 7 giorni, nel mio paese natale a molte miglia da dove vivo tutto l'anno. si da il caso che io viva in centro e, d'estate, ci sono vari piccoli concerti di gruppi locali. ora stanno suonando un po' di brani dei beatles, ed io ho un magone che non immaginate! a volte vorrei essere solo un po' pi� debole, lasciarmi andare e piangere! o forse sarei solo pi� coraggioso se lo facessi! che stupido che sono...� ( il guardiano del faro ).
c'� il maledettismo di maniera di chi ha letto troppi beat finendo per identificarsi con bukowski e compagni: �lo dico tutte le sante volte che mi prendo una sbronza di quelle da morirci: no, no, � l'ultima volta, accidenti, non sono mai stata cos� male in vita mia ecc... belle cazzate come al solito! non vi dico in che condizioni stavo ieri sera... vi dico solo che mi sono alzata adesso giusto per scrivere l'ultimo o penultimo post prima di partire domani sera! eh si mollo tutto e scappo dai miei amici per non tornare pi�!� ( kapricciosa ). c'� il gergale moderatamente inventivo della quotidianit� in stile sms: �molto stringata (speriamo): - fra mi invita a cena - carramba! si presenta anche mauri a sorpresa. - da quanto ho capito, fra l'aveva � o - mollato nel pom, ma siccome era ambriaca, credo che non valesse e non fosse stato messo agli atti - tensione palpabile, del tipo che i bocconi ti si bloccano a met� nel silenzio pi� totale - ripicche, rinfacciamenti, scuse, silenzi, ma tu, ma io, ma i tuoi, ma che c'entrano i miei etc. etc.� ( chiara x caso ). c'� il pamhlettismo impegnato: �he... he... � proprio vero che il mondo gira! prodi e compagni (� proprio il caso di dirlo "compagni") si indigna per le accuse mossegli! e non solo per telekom serbia! � solo vorrei chiedere al mortadella come ci si sente, tutto qua!� ( il guardiano del faro ).
tanti scrittori, mini-minimalisti, filosofici, satirici, maledetti, intimisti, con un solo tratto comune: il punto esclamativo facile, i puntini sospensivi appena si pu�. tutto lo stupore indicibile, tutta la rabbia inconfessabile concentrati in tre puntini di sospensione o in un punto esclamativo, massimo segno di espressivit� post-novecentesca. l'estetica blog? carramba, che originalit�! e che potenza�
Saturday, August 16, 2003
dopo 403 anni il nodo non � stato sciolto: dice welby parlando dell�intreccio tra scienza e religione. quello che pero' a me sembra importante e che forse welby ha dimenticato di considerare � che la scienza probabilmente non � un valore in s�. assoluto. secondo me la nostra scienza � frutto della struttura e dello sviluppo della nostra cultura. ha preso delle strade anche perch� si � sviluppata dentro la storia d�occidente dove la religione ha avuto il ruolo che ha avuto. credo che se lo spirito scientifico si fosse sviluppato in un altro mondo, in un�altra storia avrebbe avuto come oggetti altre priorit�. ed avrebbe identificato, come dicono gli studiosi del linguaggio, altre regionalit�.
dunque ad oggi noi come essere consapevoli facciamo bene a rivendicare la necessit� di scindere lo spirito scientifico dalla religione di stato. tuttavia per me � importante riflettere sul punto che ho citato perch� cosi' forse si ridimensiona pure un po� di certa vis anticlericale che fa tanto ottocento ma che a volte va (almeno per me) un po� fuori obiettivo.
dunque ad oggi noi come essere consapevoli facciamo bene a rivendicare la necessit� di scindere lo spirito scientifico dalla religione di stato. tuttavia per me � importante riflettere sul punto che ho citato perch� cosi' forse si ridimensiona pure un po� di certa vis anticlericale che fa tanto ottocento ma che a volte va (almeno per me) un po� fuori obiettivo.
Thursday, August 14, 2003
l'elba: premia buzzanca. la patria dei libertari dall'ottocento in avanti organizza una festa del cinema a rio marina e si libera pure dalle �puzzette intellettuali� dei cinefili nostrani. leggi oggi buttafuoco su il foglio
Wednesday, August 13, 2003
basso livello: si torna a parlare di sofri nei giorni della assenza di notizie. io per me preferisco fare un passo verso le idee di �basso livello� che sono divertenti e che ogni tanto illuminano pure aspetti che chi crede di correre le alte vette del pensiero perde spesso di vista.
il simpatico intellettuale � ora un caso. sicuramente di principio. anche perch� avendo seguito un minimo negli ultimi anni le sue vicende � evidente che le cose relative alle accuse contro di lui destano qualche sospetto. in molti pensano, e in certi ambienti lo si fa con insistenza, che si sia voluta quanto meno dare una punizione esemplare per fare un po' d'ordine sui famosi anni difficili della repubblica.
ora pero' ci sono i processi e le sentenze che stanno li'. forse � pi� importante vedere altre cose. e qualcuno gi� lo fa. e se sofri � l'esca per attirare l'attenzione per poi parlare ad esempio di cosa succede a quelli che stanno in galera e non si chiamano sofri va bene. pero' a me (che mi piace il basso livello), mi pare un po' vuota 'sta storia... sara' il caldo...
il simpatico intellettuale � ora un caso. sicuramente di principio. anche perch� avendo seguito un minimo negli ultimi anni le sue vicende � evidente che le cose relative alle accuse contro di lui destano qualche sospetto. in molti pensano, e in certi ambienti lo si fa con insistenza, che si sia voluta quanto meno dare una punizione esemplare per fare un po' d'ordine sui famosi anni difficili della repubblica.
ora pero' ci sono i processi e le sentenze che stanno li'. forse � pi� importante vedere altre cose. e qualcuno gi� lo fa. e se sofri � l'esca per attirare l'attenzione per poi parlare ad esempio di cosa succede a quelli che stanno in galera e non si chiamano sofri va bene. pero' a me (che mi piace il basso livello), mi pare un po' vuota 'sta storia... sara' il caldo...
Monday, August 11, 2003
ritorno: e comincia il gioco della memoria. perch� � necessario dato quello che si ritrova qui in questa roma alla remotti. una vacanza che aspettavo da un sacco di tempo dopo una stagione dura e strana.
nella mente e negli occhi ancora quella luce intensa per le strade di puerto banus, larghe e piene di edifici degni delle residenze californiane del mitico marcellus wallace (si scrive cosi'?, si tratta del mafioso di pulp fiction.. ).
sono stato con alcuni degli amici di sempre ospite di gaia. (i miei 8 blog per parlare di lei e di cosa sento per lei li sto organizzando). fa notte alle 10 da quelle parti. e abbiamo passato giornate intere a bordo piscina a prendere il sole, a chiacchierare e a sentire le cose che girano sempre per la testa al grande tarta, tipico esempio di mente associativa fulminante.
la lentezza, le cose come venivano, senza progetti e programmi. il massimo per me. con intorno esseri umani veri. e diversissimi. uno, l'ho gi� detto: un artista. lui si'. ci siamo conosciuti dieci anni fa. entrambi membri di un'orchestra jazz. lui era uno degli autori dei brani. bellissimi.
poi il ciccio. strepitoso coatto di san giovanni con il quale mi diverto ad andare in moto e ad andare in giro la sera per roma. poi adriano, mio collega qui a rr, a cui sono molto legato. se non altro perch� dice e pensa sempre esattamente il contrario di quello a cui tengo io.
poi clara, coinquilina di gaia alla "comune", che non capito ancora bene, che pero' � entrata nelle grazie del tartaglia e dunque ha sicuramente qualche numero che a me sfugge. (arrivo sempre dopo del tarta sulle cose).
e poi la bimba. straordinaria ospite. ha saputo viziare tutti e tutti le hanno voluto bene per tutto quello che ha fatto. dalla cucina alla pace con cui ti rispondeva. ad esempio: gaia abbiamo finito tutti gli alcolici di tuo padre. e lei: fa niente ("e" stretta)... divertiamoci.
poi io vabb�. che dire... credo di non essere mai stato in uno stato del genere... ma di questo ne parlero' negli 8 blog... mettero' qui i link.
nella mente e negli occhi ancora quella luce intensa per le strade di puerto banus, larghe e piene di edifici degni delle residenze californiane del mitico marcellus wallace (si scrive cosi'?, si tratta del mafioso di pulp fiction.. ).
sono stato con alcuni degli amici di sempre ospite di gaia. (i miei 8 blog per parlare di lei e di cosa sento per lei li sto organizzando). fa notte alle 10 da quelle parti. e abbiamo passato giornate intere a bordo piscina a prendere il sole, a chiacchierare e a sentire le cose che girano sempre per la testa al grande tarta, tipico esempio di mente associativa fulminante.
la lentezza, le cose come venivano, senza progetti e programmi. il massimo per me. con intorno esseri umani veri. e diversissimi. uno, l'ho gi� detto: un artista. lui si'. ci siamo conosciuti dieci anni fa. entrambi membri di un'orchestra jazz. lui era uno degli autori dei brani. bellissimi.
poi il ciccio. strepitoso coatto di san giovanni con il quale mi diverto ad andare in moto e ad andare in giro la sera per roma. poi adriano, mio collega qui a rr, a cui sono molto legato. se non altro perch� dice e pensa sempre esattamente il contrario di quello a cui tengo io.
poi clara, coinquilina di gaia alla "comune", che non capito ancora bene, che pero' � entrata nelle grazie del tartaglia e dunque ha sicuramente qualche numero che a me sfugge. (arrivo sempre dopo del tarta sulle cose).
e poi la bimba. straordinaria ospite. ha saputo viziare tutti e tutti le hanno voluto bene per tutto quello che ha fatto. dalla cucina alla pace con cui ti rispondeva. ad esempio: gaia abbiamo finito tutti gli alcolici di tuo padre. e lei: fa niente ("e" stretta)... divertiamoci.
poi io vabb�. che dire... credo di non essere mai stato in uno stato del genere... ma di questo ne parlero' negli 8 blog... mettero' qui i link.
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